Ragazza di 12 anni disabile bocciata per troppe assenze: ma era in terapia intensiva

Lei si chiama Veronica, ha 12 anni ed una malattia metabolica incurabile, la aciduria metilmalonica che la costringe a lunghe e complicate degenze in ospedale. Da tempo la sua famiglia chiede un aiuto alle istituzioni, ma è costretta a fare i conti con burocrazia e ritardi che finiscono per avere ripercussioni gravi sull'accesso alle cure per Veronica. A denunciare la situazione della famiglia, che vive a Casale sul Sile, in provincia di Treviso, è la Federcontribuenti, con un intervento del Presidente Paccagnella che attacca: "Invece di far presto, di aiutare la famiglia, di attuare percorsi rapidi e snelli sono mesi che attendono una carrozzina, l’ausilio per il bagno, non parliamo del servo scala e molto altro ancora. A febbraio scorso la bambina era ricoverata in terapia intensiva pediatrica, l’INPS le ha riconosciuto una invalidità permanente del 100%, eppure, ad oggi, nessun assegno è arrivato".

La vicenda della piccola Veronica ha visto poi a giugno di quest'anno un evento del tutto inatteso e semplicemente surreale: è stata infatti bocciata a scuola, a causa delle troppe assenze. Il punto è che le assenze di Veronica erano dovute in gran parte alle lunghe degenze in ospedale cui l'ha costretta la sua malattia. E i genitori appaiono sconsolati: "L’ennesimo dolore per nostra figlia, anche il neurologo che l’ha in cura in una nota inviata alla scuola si è raccomandato di permettere alla piccola di mantenere la stessa classe con gli stessi compagni per evitare ulteriori conseguenze sul suo stato psichico già provato". Ora Veronica, spiega Federcontribuenti, "per prescrizione dei medici della clinica pediatrica di Padova che la stanno seguendo, dovrà seguire le lezioni invernali da casa".