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Quirinale, accordo Alfano – Berlusconi: “Puntiamo su Antonio Martino”

I due si sono incontrati oggi pomeriggio ed hanno trovato un nome da proporre a Matteo Renzi per la Presidenza della Repubblica: Antonio Martino, tessera numero 2 di Forza Italia.
A cura di D. F.
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UPDATE: Silvio Berlusconi ha sciolto le riserve. In serata, al termine del vertice con Alfano, ha comunicato il nome del candidato di Forza Italia e Nuovo Centrodestra: si tratta di Antonio Martino, tessera numero due di FI. "Puntiamo ad avere un Capo dello Stato non ostile" dice il Cavaliere. "Il Pd al Senato non ha più la maggioranza. Forza Italia è tornata a essere centrale". "Oggi – spiega – abbiamo una linea politica chiara: rimettere insieme tutti i moderati per arrivare a un bipolarismo maturo, trasformando l'Italia in una democrazia moderna". Dal canto suo Martino, intervistato da Radio 24, ga commentato: "Non lo sapevo, mi sembra uno scherzo da prete".

Forza Italia e Nuovo Centrodestra si riavvicinano: Silvio Berlusconi ha incontrato il ministro degli Interni e segretario NCD Angelino Alfano, suo ex "delfino": i due avrebbero trovato un accordo sul nome da proporre al Quirinale e, a quanto pare, entrambi convengono che al Colle debba andare un moderato. "Abbiamo deciso tre cose – dice Alfano – la prima è che indicheremo un candidato comune al Pd e a Renzi. Faremo insieme sempre una valutazione comune sui candidati che ci propongono loro e da subito mettiamo in comunicazione i nostri gruppi per organizzare il lavoro". Al vertice erano presenti i due capigruppo Ncd Nunzia De Girolamo e Maurizio Sacconi, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, Renato Schifani, e Gaetano Quagliariello. Per FI oltre a Berlusconi c'erano Giovanni Toti ed i due capigruppo,R enato Brunetta e Paolo Romani. Per finire Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc.

Nel frattempo, dopo il voto sulla legge elettorale e il maxiemendamento del senatore Esposito, il clima di scontro del PD non accenna a placarsi. L'ex segretario Pierluigi Bersani, arrivando alla riunione della minoranza dem sulle riforme, ha commentato la frase di Esposito, che aveva apostrofato di parassitismo numerosi esponenti del Partito Democratico: "Dare del parassita a Corsini, Gotor, Mucchetti, è pericoloso. È gente per bene che non chiede niente e va trattata con rispetto. Se viene meno il rispetto è finita. Renzi lo sa benissimo: c’era una possibile mediazione sull’Italicum e loro non hanno voluto mediare. Ora spetta a lui dire se si può partire dall’unità del Pd".

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