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Pugno duro di Parigi: “I migranti non passano, se ne occupi l’Italia”

Il ministro dell’interno francese: “Se vogliamo garantire che l’accoglienza dei rifugiati sia sostenibile, bisogna essere fermi nei confronti degli altri”
A cura di Antonio Palma
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Si va verso un braccio di ferro senza precedenti tra Italia e Francia sulla questione migranti al confine. Dopo giorni di tensione al confine a Ventimiglia con centinaia di migranti bloccati dalle autorità di Parigi, oggi infatti è intervenuto sul caso il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, con parole dure. "Dall’inizio dell’anno abbiamo avuto circa 8mila passaggi e abbiamo fatto riammettere in Italia circa 6mila migranti. Non devono passare, è l’Italia che deve farsene carico. Bisogna rispettare le regole di Schengen" ha dichiarato infatti il rappresentante del governo francese, sottolineando che la Francia non ha nessuna intenzione di far arrivare sul proprio territorio i migranti in attesa alla frontiera. In un’intervista a radio RMC e BFM-Tv, Cazeneuve ha ricordato che nel 2014 la Francia "ha proceduto a 15mila riaccompagnamenti alla frontiera" ma che "il fenomeno si è accelerato dall’inizio dell’anno".

Secondo il Ministro francese bisogna distinguere tra rifugiati e altri immigrati stabilendo campi separati per identificazioni mirate. "Se vogliamo garantire che l’accoglienza dei rifugiati sia sostenibile, bisogna essere fermi nei confronti degli altri" ha spiegato Cazeneuve, aggiungendo: "Bisogna che l'Italia accetti di creare dei centri per distinguere i migranti economici irregolari dai rifugiati". "Ci sono molti migranti economici irregolari che vengono dall'Africa Occidentale e non sono dunque oggetto di persecuzioni. Non possiamo accoglierli, dobbiamo riaccompagnarli alla frontiera" ha sottolineato il ministro francese, ribadendo che le frontiere non sono state chiuse ma semplicemente sono scattati i controlli sui passaggi.

Lo stesso tono è usato anche dall'Austria che nega di aver chiuso le frontiere e sostiene che i respingimenti di migranti senza documenti sono una procedura "di routine" che si applica da anni. "Quando ci sono controlli e si trova in Austria qualcuno sprovvisto di un permesso di soggiorno legale nell'Ue, lo si rispedisce al Paese da dove è entrato. È un problema che riguarda l'Italia se lascia transitare persone sprovviste di documenti validi verso altri Paesi dell'Ue" ha sottolineato un portavoce del governo austriaco.

Intanto la Commissione Ue ha assicurato di "essere al corrente dei controlli alle frontiere di Francia e Austria" con l’Italia e di aver avviato le verifiche del caso. "Ricordiamo che tutti devono rispettare Schengen e le regole del sistema di asilo europeo" ha dichiarato la portavoce del Commissario Ue all’Immigrazione. Per dirimere la questione il portavoce ha annunciato che il commissario Dimitris Avramopoulos ha convocato per domani una riunione tra i ministri dell'Interno di Italia, Francia e Germania, a margine di un Consiglio affari interni a Lussemburgo.

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