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Predazzo, cane annega in una cisterna. La denuncia: “Potevano esserci i miei figli”

La vacanza di una famiglia toscana si è trasformata in una tragedia quando uno dei loro cani, Oliver, è finito in una cisterna non segnalata e non coperta. Ora il proprietario chiede giustizia: “È stato un trauma per noi e per i bambini. Oliver morendo in quella cisterna ha salvato i miei figli”.
A cura di Susanna Picone
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Una vacanza sulle Dolomiti, a Predazzo, per una famiglia di Impruneta (Firenze) si è trasformata in una tragedia quando uno dei loro cani, un labrador di otto anni che si chiamava Oliver, è finito in una cisterna non segnalata e non coperta. Ora Gianni Valdambrini, il proprietario del cane, vuole giustizia anche perché consapevole che al posto del cane potevano finire in quella cisterna anche uno dei suoi figli. Sono i quotidiani locali a raccontare la brutta esperienza della famiglia Valdrambini. Tutto è accaduto quando l’uomo, sua moglie, i suoi figli e i due cani stavano scendendo a piedi la pista da sci invernale dell'impianto di Bellamonte in Val di Fiemme. “Il bambino di 6 anni era avanti con Oliver. Io spingevo il bimbo di 3 anni col passeggino e mia moglie seguiva con l’altro labrador Rudy di 9 anni. All’improvviso, Oliver si è affacciato su quella che sembrava una piccola pozza d’acqua. Ed è sparito, risucchiato giù”, ha raccontato l’uomo. Quella che sembrava una piccola pozza era il foro di una cisterna di 3 metri per 3, collegata sotto terra a un’altra della stessa grandezza e una più piccola.

Cercando di salvare il cane ha afferrato la carcassa di una pecora – “Non c’era alcuna segnalazione, alcuna grata di protezione. Niente. Le cisterne erano sature di acqua e melma. Quando mi sono accorto che il cane era finito all’interno, ho spostato il bimbo che era a pochi centimetri di distanza e ho messo il braccio nel buco cercando di afferrare l’animale e salvarlo. Ho trovato una zampa. Ho urlato dicendo a mia moglie che l’avevo preso, ma quando l’ho tirato su, mi sono accorto che era una carcassa di pecora”, così ancora Valdambrini  ha ricostruito la vicenda. Poi il soccorso alpino e i vigili del fuoco, allertati dalla famiglia, hanno svuotato le cisterne trovando il corpo del cane annegato. “È stato un trauma per noi e per i bambini. Oliver morendo in quella cisterna ha salvato i miei figli”, così ancora l’uomo che ha sporto denuncia ai carabinieri ed è pronto ad affrontare una causa contro chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza di quella pista. Afferma che non gli interessano i soldi ma giustizia, perché altre persone e altri animali non debbano rischiare quello che è successo a loro.

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