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Peschereccio sequestrato in acque libiche, Marina a bordo

Un peschereccio di Mazara del Vallo era stato sequestrato in acque libiche da un rimorchiatore.
A cura di Susanna Picone
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Ore 13.15 – Marina a bordo del peschereccio – Personale della Marina militare è salito a bordo del peschereccio sequestrato da un rimorchiatore “presumibilmente appartenente a forze di sicurezza libiche” e ne ha assunto il controllo. Lo dice lo Stato maggiore della Difesa. Il personale della Marina che è salito a bordo, assumendone il controllo, fa parte di una unità impegnata nell'ambito dell'operazione di sorveglianza e sicurezza marittima “Mare Sicuro”.

Ore 12.15 – Peschereccio siciliano è in fuga. Sarebbe in fuga verso Lampedusa, scortato da una nave della Marina, il peschereccio che stanotte è stato assaltato da alcuni miliziani libici. Secondo alcune notizie ancora frammentarie, uno o due libici sarebbero saliti a bordo dell’imbarcazione per una perquisizione ma l'equipaggio si sarebbe ribellato e li avrebbe rinchiusi nella stiva.

Un peschereccio siciliano è stato sequestrato in acque libiche da un rimorchiatore in apparenza senza contrassegni militari con a bordo uomini armati. I pescatori siciliani, stando alle prime informazioni emerse, sarebbero stati costretti a seguire il rimorchiatore in direzione Misurata. L'allarme è stato dato da un altro peschereccio che si trovava in zona e che ha avvertito la guardia costiera. Il peschereccio, appartenente alla flotta Airone di Mazara del  Vallo (Trapani), potrebbe essere stato sequestrato per essere impiegato dai trafficanti di uomini che gestiscono i viaggi della speranza dei migranti. A bordo del peschereccio Airone, da quanto si apprende, ci sono sette membri di equipaggio, tre mazaresi e quattro tunisini, e tra di loro anche il comandante Alberto Figuccia.

Contattato il ministro dell'Agricoltura e della Pesca libico – La notizia del sequestro del peschereccio di Mazara del Vallo a circa 30 miglia dalla costa libica intorno alle 3.30 di questa notte è stata confermata da Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto per la pesca Cosvap. Tumbiolo ha spiegato di aver già contattato il ministro dell'Agricoltura e Pesca libico, Abdul Munam Dugman, che non era ancora informato dei fatti: “Lo stato di allerta è massimo da quando l'ambasciata italiana è stata chiusa. Siamo preoccupati ma al contempo fiduciosi poiché il popolo libico è stato sempre vicino ai siciliani”, ha spiegato. “Siamo estremamente preoccupati perché ancora non riusciamo a capire se si tratti di pirateria o del sequestro da parte di militari”, ha aggiunto ancora all'Agi il presidente del Distretto della Pesca di Mazara del Vallo. Secondo Tumbiolo la situazione non è chiara anche perché nella zona del sequestro “incrociano tuttora rimorchiatori e motoscafi libici senza insegne di riconoscimento”. La Farnesina sta verificando dove si trova effettivamente il peschereccio e ha preso contatto con la guardia costiera libica.

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