Per le morti da amianto all’Olivetti, 17 a processo: anche De Benedetti e Passera
Tutti rinviati a giudizio (se si escludono due posizioni) gli imputati del caso sulle morti causate da amianto alla Olivetti di Ivrea. Fra loro figurano l’imprenditore Carlo De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passera. Nello specifico, andranno a processo gli amministratori delegati, presidenti e dirigenti del gruppo che tra gli anni ’70 e gli anni ’90 si sono succeduti alla guida dello stabilimento. Il gup Clelia Marino ha invece archiviato per “non aver commesso il fatto” tutti i consiglieri di amministrazione senza deleghe. Fra questi anche Elserino Piol e l’ex senatore Giorgio Panattoni. Gli imputati devono rispondere a vario titolo alle accuse di omicidio colposo e lesioni colpose in relazione ai decessi o malati tra gli ex lavoratori per malattie che la procura ritiene correlate alla presenza di fibre di amianto negli stabilimenti. E’ stata ammessa a giudizio come responsabile civile, per il risarcimento danni, la Telecom Italia, avendo il gruppo delle telecomunicazioni nel 2003 inglobato Olivetti.
A processo anche De Benedetti e Passera
I pm Laura Longo e Lorenzo Boscagli hanno indagato a vario titolo i vertici della Olivetti, che ha partire dagli anni Sessanta hanno ricoperto incarichi dirigenziali in Olivetti. Tra questi, come detto, ci sono pure Carlo De Benedetti, ad e presidente del Cda dal 1978 al 1996, l’ex ministro Corrado Passera e l’imprenditore Roberto Colaninno. Sono stati invece prosciolti, tra gli altri i due figli di De Benedetti, Marco a Rodolfo. "In dibattimento chiariremo le responsabilità di questa vicenda in Olivetti c'era una struttura organizzativa molto complessa che era in grado di risolvere i problemi in modo tempestivo" ha dichiarata il difensore di De Benedetti, Tommaso Pisapia. Il processo comincerà l'11 gennaio: complessivamente gli imputati saranno 17. Undici i prosciolti.