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Nonna Peppina lascia la casetta in lacrime: “Grazie, anche a chi mi ha fatto male”

Oggi è arrivato il giorno dello sfratto per Peppina Fattori, la 95enne terremotata nel maceratese “colpevole” di stare in una casetta di legno nel proprio giardino. Come altre 300 circa nella zona.
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A cura di Giulio Cavalli
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"Grazie a chi mi ha voluto bene e anche a chi mi ha fatto del male". Non riesce a coltivare rancore Giuseppina Fattori, 95 anni portati con lo sguardo dritto nonostante il corpo rallentato dal tempo e gli occhi arrossati dal pianto mentre sale in auto con la figlia per abbandonare la casa in cui ha vissuto per settanta anni. Settanta anni con quel paesaggio di profilo visto dalla finestra, sempre lo stesso, che oggi ha dovuto lasciare su decisione della Procura di Macerata. Quel paesaggio, siamo a San Martino Fiastra in provincia di Macerata, che già è stato violentato dal terremoto dell'anno scorso. Oggi il terremoto invece è dietro quegli occhi, novantacinque anni di occhi, che versano commozione liquida. E si arrossano.

La storia inizia con il terremoto di un anno fa. Peppina, come la chiamano i figli e gli amici, ha dovuto abbandonare la propria abitazione come i suoi concittadini ed è stata ospitata a turno dalle due figlie per sette mesi. Ad agosto di quest'anno però le sorelle hanno deciso di esaudire il sogno della madre di tornare "a casa" e, pur di accontentarla, hanno deciso di costruire una casetta in legno nel giardino dell'abitazione non più agibile a San Martino. Per un anziano stare lontano dalla casa di una vita significa spesso sentirsi monco: comune, perizie, autorizzazioni della Comunità Montana e anche una sanatoria al Genio Civile che, a detta dell'avvocato, avrebbe dovuto garantirne la regolarità. Attenzione: nel cratere dell'alto maceratese sono almeno 300 le casette "abusive" che ospitano famiglie terremotate.

L'esposto dei carabinieri però ha attivato la pratica di sfratto nei confronti di Peppina, con tanto di "blitz" per mettere i sigilli. Nei mesi scorsi in zona sono nati diversi comitati spontanei di sostegno per chiedere che la legge non si "accanisse" contro un'anziana in un città in cui le macerie sono tuttora la fotografia della mancata ricostruzione e anche la politica locale si è mossa. Ma non è servito. Stamattina Peppina ha preso le sue cose ed è dovuta ripartire. "Di casette così ce ne sono tante – ha detto –  Io non sono una santa ma sono sempre stata una persona onesta". "Tornerai!" le ha gridato qualcuno dalla piccola folla che è accorsa a salutarla. E lei non è riuscita a trattenere le lacrime.

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Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
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