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Papa Francesco: “Preoccupato da xenofobia e razzismo in Europa”

Papa Francesco si dice preoccupato per “l’intolleranza, la discriminazione e la xenofobia in diverse regioni d’Europa”: “Anche le nostre comunità cattoliche non ne sono esenti”, ha aggiunto il Pontefice che, sulla questione dei flussi migratori, ha parlato di un “profondo disagio percepito e di politiche nazionali e comunitarie inadeguate”.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’intolleranza, la discriminazione e la xenofobia preoccupano anche Papa Francesco: il Pontefice si dice particolarmente preoccupato dal fatto che si tratti di sentimenti diffusi anche nelle comunità cattoliche. “Non vi nascondo – ha detto papa Bergoglio – la mia preoccupazione di fronte ai segni di intolleranza, discriminazione e xenofobia che si riscontrano in diverse regioni d’Europa. Esse sono speso motivate dalla diffidenza e dal timore verso l’altro, il diverso, lo straniero”.

Durante l’udienza nella Sala Clementina dei direttori nazionali della pastorale per i migranti riuniti dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), il Papa ha poi aggiunto: “Mi preoccupa ancor più la triste constatazione che le nostre comunità cattoliche in Europa non sono esenti da queste reazioni di difesa e rigetto, giustificate da un non meglio specificato dovere morale di conservare l’identità culturale e religiosa originaria”. “La Chiesa – ha sottolineato il Pontefice – si è diffusa in tutti i continenti grazie alla ‘migrazione' di missionari che erano convinti dell'universalità del messaggio di salvezza di Gesù Cristo, destinato agli uomini e alle donne di ogni cultura. Nella storia della Chiesa non sono mancate tentazioni di esclusivismo e arroccamento culturale, ma lo Spirito Santo ci ha sempre aiutato a superarle, garantendo una costante apertura verso l'altro, considerata come una concreta possibilità di crescita e di arricchimento”.

Il Pontefice parla di politiche Ue inadeguate sui flussi migratori

Papa Francesco continua il suo ragionamento spiegando che lo spirito “ci aiuta anche oggi a conservare un atteggiamento di apertura fiduciosa che permette di superare ogni barriera, di scavalcare ogni muro”. L’attenzione di Papa Bergoglio si concentra quindi sui “massicci” flussi migratori, “complessi e variegati, che hanno messo in crisi le politiche migratorie fin qui adottate e gli strumenti di protezione sanciti da convenzioni internazionali”. La Chiesa deve quindi “rimanere fedele alla sua missione: amare Gesù Cristo, particolarmente nei più poveri e abbandonati; tra di essi rientrano sicuramente i migranti e i rifugiati”.

Il Pontefice riferisce ancora: “Nel mio costante ascolto delle Chiese particolari in Europa, ho percepito un profondo disagio di fronte all’arrivo massiccio di migranti e rifugiati”, un disagio che “va riconosciuto e compreso alla luce di un momento storico segnato dalla crisi economica che ha lasciato ferite profonde”. Bergoglio non risparmia inoltre critiche alla “impreparazione delle società ospitanti e a politiche nazionali e comunitarie spesso inadeguate”. Papa Francesco ha inoltre rivolto un pensiero a “tutte le donne sfruttate, umiliate e abusate, perché possano sempre trovare nella Chiesa un luogo di accogliente e sincero rispetto”.

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