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Papa Francesco: “Marx non ha inventato nulla, la bandiera della povertà è cristiana”

Papa Francesco in una lunga intervista parla del problema della pedofilia ma anche di Marx e della corruzione in politica.
A cura di Redazione
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Papa Francesco nel giorno della Festa dei Patroni di Roma San Pietro e Paolo rilascia una lunga intervista alla giornalista del Messaggero Franca Giansoldati.

Per la prima volta un Pontefice risponde alla domande di una giornalista donna, lo fa a Santa Marta durante il match Italia-Uruguay (ma lui ci tiene a precisare che non farà il tifo a questo mondiale).

Papa Francesco sa che un’intervista concessa ad una giornalista donna non può trascendere da un commento sul ruolo di quest’ultime: Le donne sono la cosa più bella che Dio ha fatto. La Chiesa è donna. Chiesa è una parola femminile. Non si può fare teologia senza questa femminilità. Di questo, lei ha ragione, non si parla abbastanza”.

Il colloquio, durato circa un’ora, ha dipanato varie tematiche, dal marxismo, alla pedofilia passando per la crisi economica e la corruzione in politica. Ed è proprio su quest’ultima che il pontefice si lascia andare a dure parole dure: “Penso sia difficile rimanere onesti in politica. A volte vi sono persone che vorrebbero fare le cose chiare, ma poi è come se venissero fagocitate da un fenomeno endemico, a più livelli, trasversale. Non perché sia la natura della politica, ma perché in un cambio d'epoca le spinte verso una certa deriva morale si fanno più forti”. E prosegue "Oggi il problema della politica è che si è svalutata, rovinata dalla corruzione, dal fenomeno delle tangenti – la corruzione purtroppo è un fenomeno mondiale. Ci sono capi di Stato in carcere proprio per questo. Mi sono interrogato molto, e sono arrivato alla conclusione che tanti mali crescono soprattutto durante i cambi epocali. Stiamo vivendo non tanto un'epoca di cambiamenti, ma un cambio di epoca”.

Ma politica è anche la gestione del Vaticano ed è così che l'erede di Pietro decide di chiarire come prende le decisioni: "Grazie a Dio non ho nessuna Chiesa, seguo Cristo. Non ho fondato niente. Dal punto di vista dello stile non sono cambiato da come ero a Buenos Aires. Sul programma, invece, seguo quello che i cardinali hanno chiesto durante le congregazioni generali prima del conclave. Il Consiglio degli otto cardinali era stato chiesto perchè aiutasse a riformare la curia. Cosa peraltro non facile perché si fa un passo,ma poi emerge che bisogna fare questo o quello, e se prima c'era un dicastero poi diventano quattro. Le mie decisioni sono il frutto delle riunioni pre conclave. Nessuna cosa l'ho fatta da solo".

Sul tema della povertà Bergoglio afferma che “Marx non ha inventato nulla” e che “i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana. La povertà è al centro del Vangelo” e prosegue "Un affamato posso aiutarlo affinché non abbia più fame, ma se ha perso il lavoro e non trova più occupazione, ha a che fare con un'altra povertà. Non ha più dignità. Magari può andare alla Caritas e portarsi a casa un pacco viveri, ma sperimenta una povertà gravissima che rovina il cuore. Tante persone vanno alla mensa e di nascosto, piene di vergogna, portano a casa del cibo. La loro dignità è progressivamente depauperata, vivono in uno stato di prostrazione”.

Ed è proprio questa condizione di complessità sociale che, secondo il Papa. è alla base della denatalità, che "non dipende solo da una deriva culturale improntata all'egoismo e all'edonismo", ritorna sul tema dell'eccessiva spesa per gli animali domestici “un altro fenomeno di degrado culturale. Questo perché il rapporto affettivo con gli animali è più facile, maggiormente programmabile. Un animale non è libero, mentre avere un figlio è una cosa complessa".

Infine un duro attacco ai pedofili: "Mi fa soffrire. Per alcuni lavori manuali vengono usati i bambini perché hanno le mani più piccole. Ma i bambini vengono anche sfruttati sessualmente". Gli "anziani" che abbordano prostitute di meno di 15 anni sulla strada "sono pedofili””

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