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Padoan: “Calo delle tasse è un pilastro per il Governo, ma non affrettiamo i tempi”

Il ministro dell’Economia apre all’ipotesi di un taglio delle tasse, previsto per il 2018. “E’ un pilastro per il governo”, ha dichiarato durante un’intervista rilasciata a Radio Anch’io, sottolineando però che sarà necessario tenere conto delle compatibilità di bilancio. Un’apertura anche sul fronte pensioni, con la proposta per la flessibilità in uscita, che andrebbe a introdurre delle modifiche all’attuale riforma Fornero.
A cura di Charlotte Matteini
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Padoan al convegno Dalla previdenza alla vita reale

"La diminuzione delle tasse è e rimane uno dei pilastri politica governo. La tempistica è quella nota, non bisogna affrettare i tempi".  A dichiararlo è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, durante un'intervista rilasciata stamane a Radio Anch'io, rispondendo a una domanda sui piani dell'Esecutivo in merito alle indiscrezioni che vedono probabile un anticipo del taglio dell’Irpef previsto per il 2018 al 2017. "Bisogna trovare spazi per la riduzione delle tasse, e lo faremo trovando le compatibilità di bilancio necessarie", ha proseguito.

Per quanto la previdenza sociale, il ministro ha sostenuto che ci sarebbe spazio per provare a introdurre dei miglioramenti al sistema pensionistico, che comunque, stando ai dati, sarebbe "tra i più sostenibili e solidi d'Europa", ha sottolineato. La modifica alla riforma Fornero sulle pensioni, sarebbe quindi possibile, sempre tenendo conto degli equilibri di bilancio. Proprio in questa direzione andrebbe la "flessibilità in uscita" proposta dal Governo Renzi, che permetterebbe a chi lo desidera di anticipare di qualche anno l'entrata in pensione in cambio di un taglio proporzionale dell'assegno mensile. "La flessibilità è a portata di mano e con la prossima legge di Stabilità diventerà realtà. O nella forma del prestito pensionistico o come anticipo della pensione con penalizzazioni", ha spiegato Padoan.

Sul fronte delle critiche pervenute dall'Unione europea, in particolare quelle mosse dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann, Padoan ha dichiarato che "l’Italia non ha niente da rimproverarsi. È uno dei Paesi che sta facendo più riforme strutturali e ha anche uno dei maggiori avanzi primari di bilancio pubblico. Stiamo crescendo e abbiamo conti pubblici sostenibili", rispedendo al mittente le critiche mosse nei giorni scorsi. "Noi siamo in regola, la nostra disciplina fiscale continua. C'è una crescita reale del Pil, i conti pubblici sono in regola e abbiamo uno dei più bassi deficit pubblici dell’Eurozona", ha risposto, concludendo l'intervista.

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