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Oumoh, la bimba di 4 anni arrivata sola a Lampedusa riabbraccia la mamma dopo quattro mesi

La piccola aveva lasciato la Costa D’Avorio per sfuggire all’infibulazione. Per una serie di eventi si era ritrovata con un’amica della madre in Italia. Grazie ad un visto concessole dalla Farnesina ora mamma e figlia possono finalmente tornare insieme.
A cura di Antonio Palma
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Si è concluso con un liberatorio abbraccio tra madre e figlia dopo oltre quattro mesi di lontananza la vicenda della piccola Oumoh, la bambina di 4 anni arrivata da sola a Lampedusa dopo essere stata soccorsa da una motovedetta della Guardia costiera durante un naufragio di un barcone di migranti avvenuto nel Canale di Sicilia. Grazie ad un visto concessole dalla Farnesina, la madre, la 31enne Zanabou infatti è potuta atterrare all'aeroporto palermitano di Punta Raisi con un volo proveniente da Tunisi dove si era rifugiata. Madre e figlia infatti erano scappate dal loro Paese di origine per evitare la diffusa pratica dell'infibulazione alla piccola.

La due erano scappate in Tunisia poi la madre aveva deciso di affidare la piccola ad una sua amica per recuperare tutti i suoi averi e poi partire definitivamente ma l'amica nel frattempo trovato il modo di partire per l'Italia e, non potendo lasciare la bambina, ha deciso di portarla con sé nella traversata. Un viaggio in mare che però per poco si stava trasformando in tragedia per la bimba. Dopo il naufragio del barcone, madre e figlia hanno perso i contatti e solo dopo un lungo lavoro è stato possibile rintracciare la madre e farle ottenere i documenti necessari dal Paese di origine, la Costa D'Avorio.

Oumoh nel frattempo è stata affidata ad una comunità per minori che in questi mesi l'ha curata e sostenuta. La piccola in questi mesi è andata  a scuola e ha fatto le prime amicizie, sempre seguita da una psicologa che l'ha accompagnata fino all'incontro con la madre. Una sorpresa in piena regola per la piccola che questa mattina è uscita dalla comunità sapendo soltanto che c'era una festa per lei. Insieme alla piccola  Oumoh anche l'ispettore della questura di Agrigento, che sin dall'inizio ha seguito la bimba interessandosi dei documenti della madre, e la direttrice del centro di accoglienza di Lampedusa che ha permesso di ritrovare la donna grazie ad altri migranti arrivati sull'Isola. Mamma e figlia ora saranno ospitate insieme nella comunità che da quattro mesi ospita Oumoh

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