Orlando, le telefonate del killer al 911 durante la strage: “Sono un soldato islamico”

Secondo quanto fa sapere l’Fbi Omar Mateen, l’uomo di 29 anni responsabile della strage al club Pulse di Orlando, durante una delle telefonate effettuate al numero di emergenza 911 si è identificato come un “soldato islamico”. L’Fbi ha citato i testi delle chiamate fatte da Mateen mentre apriva il fuoco nel gay club di Orlando, dove sono rimaste uccise 49 persone e molte altre sono state ferite. Il procuratore generale Loretta Lynch aveva annunciato ieri che avrebbero pubblicato parte delle trascrizioni delle telefonate tra il killer e la polizia. Le trascrizioni parziali diffuse oggi non includono la parte in cui sarebbe avvenuto il giuramento di fedeltà al leader dello Stato islamico al-Baghdadi. “Nonostante le dichiarazioni omicide, il killer le ha fatte in modo agghiacciante, calmo e deliberato”, ha detto un assistente speciale dell'Fbi incaricato del caso, Ron Hopper.

A tratti il killer parlava in arabo – È emerso che il killer al telefono parlava a tratti anche in arabo con la polizia, ma che non è stato guidato da alcun gruppo terroristico straniero. La prima telefonata è stata fatta dopo aver aperto il fuoco. “Lodiamo il signore”, ha detto Mateen in arabo.  Sempre in arabo ha poi pronunciato “preghiere e pace siano sul profeta di Dio”. Durante una conferenza stampa le autorità hanno detto che la conversazione con il 911 è durata in tutto 28 minuti.

Mettere fine ai bombardamenti in Siria e Iraq – Durante la trattativa Mateen ha detto a uno degli agenti di riferire al governo di mettere fine ai bombardamenti in Siria e Iraq. Questo era il motivo per cui era lì nel locale di Orlando. Mateen ha anche avvertito il negoziatore che fuori dal locale c’era un’auto con delle bombe a bordo e che se avessero fatto “qualcosa di stupido” le avrebbe fatte esplodere. Mateen ha aggiunto che nei giorni successivi ci sarebbero stati altri episodi come quello di Orlando.