Blitz antiterrorismo: arresti in tutta Europa. “Progettavano attentati, ma non in Italia”
UPDATE ore 12.00 – Giuseppe Governale, comandante del Ros, ha spiegato: "Il progetto degli arrestati prevedeva la possibilità di fare attentati in Medio oriente e anche in nord Europa, ma non in Italia". Attacchi che "potevano coinvolgere rappresentanti diplomatici norvegesi e anche inglesi per ottenere la liberazione del loro capo che è il Mullah Krekar detenuto in Norvegia che abbiamo sottoposto a intercettazioni in carcere". Il reclutamento degli aspiranti combattenti avveniva soprattutto attraverso il web e lezioni che uno degli arrestati teneva nel proprio appartamento di Merano. Spiegano i carabinieri: "Abdul Rahman Nauroz, uno degli arrestati, è risultato particolarmente attivo nell'attività di reclutamento", "sia attraverso Internet, sia attraverso ‘lezioni' che teneva nel proprio appartamento di Merano, luogo di riunioni segrete e crocevia di aspiranti jihadisti". L'obiettivo era quello di "convincere i suoi allievi, e tra questi in particolare Hasan Saman Jalal (anche lui arrestato), a partecipare ad azioni armate di guerra o terroristiche pianificate come suicide".
Non si è fatto attendere un commento del ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Oggi è una bellissima giornata per lo Stato, per la squadra italiana. I carabinieri dei Ros hanno compiuto un'importantissima operazione anti terrorismo che testimonia quanto siano forti lo Stato e la cooperazione internazionale". L'operazione "si è svolta all'estero con una forte regia italiana. Ho già avuto modo di complimentarmi con il comandante generale dell'Arma. Questa è la testimonianza di quanto siamo in allerta e quando consideriamo insidiosa la minaccia del califfo. Siamo orgogliosi di come abbia funzionato il sistema di intelligence e sistema Italia".
I carabinieri del Ros, in collaborazione con altre forze di polizia di tutta Europa ed Eurojust, ha eseguito questa mattina 17 ordinanze di custodia cautelare. Dalle prime ore di stamani i militari stanno eseguendo arresti nei confronti di individui indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla transanzionalità del reato. I dettagli dell’operazione saranno comunicati durante una conferenza stampa che si terrà in mattinata presso gli uffici della procura nazionale antimafia e antiterorrismo, alla presenza del procuratore nazionale, del procuratore della repubblica di roma e del comandante del ros.
Nell'ambito dell'operazione antiterrorismo è stato arrestato in Norvegia, durante un blitz notturno Mulla Krekar, personaggio ritenuto vicino allo Stato Islamico. L'uomo, che viveva in un centro per rifugiati a Kyrksaeteroera, una piccola città a 500 chilometri da Oslo, è sospettato di aver pianificato un attentato terroristico in Italia. Lo rendono noto i media locali, che ricordano inoltre come Krekar sia balzato agli "onori delle cronache" nel 2012, quando tentò di organizzare un attentato ai danni di Erna Solberg, l'attuale premier e allora figura emergente del partito conservatore norvegese. Come se non bastasse l'uomo aveva già minacciato l'ex primo ministro, Kjell Magne Bondevik. Secondo Tv2 sulla figura di Krekar ci sarebbero stati numerosi contatti tra le autorità norvegesi e quelle italiane prima degli arresti delle ultime ore; sarebbe inoltre all'esame un accordo per l'estradizione di Krekar in Italia.
Oltre a Mulla Krekar qualche ora dopo sono state fermate altre due persone. I tre arresti – tutti in Norvegia – sono legati a rivendicazioni di attività per pianificare attentati terroristici in Italia. Determinanti, in tal senso, sono state le indicazioni fornite dalla nostra polizia.
