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Nozze gay, Renzi: “Faremo una legge, e non è una battuta”

A Bologna il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto della disputa tra il ministro Alfano e il sindaco Merola relativa alla registrazione dei matrimoni gay contratti all’estero.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggi nel bolognese per l'inaugurazione del nuovo insediamento industriale della Philip Morris International, è intervenuto sulla polemica sulle nozze gay andata in scena nei giorni scorsi dopo un annuncio del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ai giornalisti che gli hanno chiesto dello scontro tra il ministro e i sindaci, in particolare con quello di Bologna Virginio Merola, Renzi ha risposto affermando che sarà fatta una legge sui matrimoni gay. “Faremo una legge. Che non è una battuta, è la verità”, ha spiegato il premier Renzi commentando, appunto, la polemica sulla registrazione – fatta da alcuni Comuni – dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero. Il sindaco Merola, dopo che il ministro Alfano aveva annunciato di voler inviare una circolare per cancellare dai registri dei Comuni le trascrizioni, ha risposto che non avrebbe obbedito.

 “Se Italia smette di litigare può farcela”- “Questo Paese, se smette di fare polemiche, litigare e di trovare tutti quelli che dicono “non ce la faremo mai” è tranquillamente in condizione di farcela. Ci sono tutte le condizioni perché l’Italia tra qualche anno, superata la crisi, torni a fare il suo mestiere, che è il mestiere di leader mondiale. Continuo a praticare l’ottimismo non come scelta a casaccio ma come assoluta convinzione”, così ancora il premier Renzi intervenendo in Emilia. Renzi ha rivolto un pensiero anche ai cittadini di Genova, vittime dell’ennesimo alluvione che ha messo in ginocchio la città. “A Genova è la seconda volta che accade nel giro di qualche anno – ha detto il premier -. È assolutamente fondamentale che, passata la prima fase, io vada a Genova a parlare con il sindaco e il presidente della Regione e rassicurare sull’impegno del governo”. Renzi ha detto di pensare ai familiari della vittime e ai commercianti “che hanno avuto il negozio distrutto dall’acqua tre anni fa e ora sono di nuovo in ginocchio”. Il premier ha dunque concluso confermando il suo impegno e dicendo che, se ora è il momento di spalare il fango, da lunedì sarà il momento della responsabilità.

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