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Nozze gay, Boldrini dopo il voto in Irlanda: “Ora una legge anche in Italia”

“È tempo che anche l’Italia abbia una legge sulle unioni civili. Essere europei significa riconoscere i diritti”, così la presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo lo storico referendum in Irlanda.
A cura di Susanna Picone
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Lo storico referendum sulle nozze gay in Irlanda, dove la popolazione ha votato “sì” per cambiare al Costituzione e chiedere uguali diritti, ha alimentato il dibattito sul tema anche in Italia. Più esponenti politici hanno commentato il voto in Irlanda, tra questi anche la presidente della Camera Laura Boldrini che – su Twitter – ha chiesto di fare quanto prima una legge sulle unioni civili. “È tempo che anche l’Italia abbia una legge sulle unioni civili – così la presidente Boldrini dopo la valanga di sì in Irlanda -. Essere europei significa riconoscere i diritti”.

Anche dal Pd diversi i commenti arrivati dopo il sì in Irlanda. La ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, ha detto di rispettare la scelta della popolazione irlandese e, a proposito dell’Italia, ha spiegato che il Parlamento sta lavorando su una proposta di legge “che riconoscendo le unioni civili tra persone dello stesso sesso riconosca i diritti di tutti”. Una legge che, ha assicurato Boschi, sarà affrontata subito dopo le elezioni regionali. Il presidente di Sel, Nichi Vendola, ha parlato di una “lezione di civiltà” dalla cattolicissima Irlanda e anche il senatore e sottosegretario agli Esteri Benedetto Dalla Vedova ha affidato a Twitter il suo commento: “Irlanda: L’Europa dei diritti corre veloce. Per l’Italia ormai il ritardo sulle coppie gay è da giurassico. Diamoci una mossa in parlamento!”.

Una valanga di sì per le nozze gay in Irlanda – La cattolicissima Irlanda, dove fino al 1993 l’omosessualità era un reato, è stata il primo Paese al mondo a chiedere ai cittadini di decidere con un referendum se le coppie gay abbiano diritto a sposarsi come gli eterosessuali. Il 62.1% della popolazione ha votato sì alle nozze omosessuali mentre i no si sono fermati al 37.9%. I voti complessivi a favore sono stati 1.201.607, mentre quelli contrari 734.300. L’affluenza a livello nazionale è stata del 60,5%. Il ministro per le Pari opportunità, Aodhan O Riordain, ha dato il risultato del voto mentre ancora si contavano le schede: “È sì – scrive – Una valanga a Dublino, sono fiero di essere irlandese”. “Con questo referendum il popolo irlandese sta mandando un messaggio pionieristico'”, ha detto invece il premier Enda Kenny. Sul risultato del voto sono arrivate anche le congratulazioni al popolo irlandese del premier britannico Cameron: “Gay ed etero sono uguali”, ha scritto in un tweet.

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