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No Tav vandalizzano un bar a Chiomonte: “Vendi la valle per 30 caffé”

Raid vandalico contro un locale che rifocilla gli addetti ai lavori del cantiere dell’alta velocità. Scritte sulle case dove vivono gli operai del cantiere dell’Alta Velocità.
A cura di Biagio Chiariello
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“Giuda, vendi la valle per 30 caffè”.  E’ la scritta con la vernice spray rossa comparsa nella notte fra mercoledì e giovedì, sulle vetrine dal bar ‘Paprika’ di Chiomonte , che da circa due mesi ha stipulato una convenzione per fornire la colazione ai lavoratori delle ditte impegnate nei lavori della Torino-Lione.  I vandali hanno anche spaccato una vetrina e danneggiato il dehors. "Serviamo il caffè a tutti, così facendo si danneggia soltanto una famiglia della valle", spiega la titolare dell'esercizio commerciale, Lucrezia Bono, 24 anni, consigliera comunale a Chiomonte e già presidente dell'associazione locale Imprendoc. Altre scritte dello stesso tenore di quella apparsa sul bar, sono state rinvenute in mattinata sui muri di alcune case abitate dagli stessi operai della Tav: "qui vivono i devastatori della valle" e "la valle venduta per trenta denari".

Nel frattempo è stata programmata una fiaccolata da Pontedecimo a Campomorone per chiedere la chiusura permanente del cantiere di Cravasco e lo stop ai lavori del terzo valico ferroviario. La manifestazione, promossa dal movimento No tav della Valverde si svolgerà sabato pomeriggio. "Dopo quanto accaduto con il ritrovamento di amianto nel cantiere di Cravasco quest'estate e nella cava di Castellaro che ha portato all'apertura di altrettanti fascicoli in procura chiediamo che il cantiere venga chiuso per non mettere ulteriormente a rischio la salute dei lavoratori e degli abitanti della Valverde" spiegano gli attivisti.

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