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Modena: il primario sfregiato con l’acido aveva testimoniato contro corruzione in ospedale

Gli inquirenti cercano di capire se ci sia una relazione tra le due cose anche se al momento non è possibile escludere alcuna pista.
A cura di Antonio Palma
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"Al momento non siamo ancora in grado di escludere nessuna pista", da queste poche parole riferite dal capo della procura di Modena, Lucia Musti, è chiaro come sia profondo il mistero che avvolge la terribile aggressione subita da Stefano Tondi, il 60enne primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale Baggiovara di Modena raggiunto e sfregiato dall’acido che uno sconosciuto gli la lanciato contro. L'uomo che lo ha colpito con una pistola ad acqua, probabilmente riempita con soda caustica, sicuramente aveva preparato con cura l'agguato e lo attendeva  fuori casa giovedì sera quando il medico, assieme al figlio 19enne, stava uscendo dal garage dove aveva parcheggiato l'auto.

Una circostante che fa pensare ad una premeditazione anche se restano ignoti movente e protagonista dell'attacco. Al momento gli inquirenti stanno valutando se l'episodio possa essere correlato con una recente testimonianza del dottor Musti in tribunale in uno dei più grandi processi di sempre sulla corruzione nella sanità modenese e in particolare nel suo ospedale. Il medico infatti era testimone d'accusa e il 25 giugno scorso si era presentato in aula per confermare quello che già aveva detto alla polizia giudiziaria. "È una pista che non possiamo trascurare. Noi non possiamo non considerare questo elemento ma dobbiamo anche dire che non era certo il testimone più importante e ovviamente non è detto che l’aggressione sia legata al processo", ha spiegato il pm.

Il fatto è che Musti non ha mai denunciato alcuna minaccia, riferendo inoltre che non ha mai avuto nemici e non ricorda nemmeno di qualcuno che lo accusa di un intervento medico finito male. Durante il colloquio con i carabinieri dall'ospedale dove è ricoverato, ha spiegato di non aver notato nulla di strano o qualcosa che possa averlo insospettito nell'ultimo periodo. Anche dalle relazioni sentimentali e familiari non sembrano esserci spiragli di una pista investigativa e purtroppo né il primario né il figlio, anche lui ferito ma in maniera meno grave,  hanno saputo descrivere l'aggressore che ha agito velocemente senza dire una parola prima di far perdere le sue tracce.

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