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Migranti, l’Ue contro il Regno Unito. Merkel: “L’Italia deve essere aiutata”

Il ministro inglese Theresa May chiede una stratta sulla limitazione degli ingressi di emigrati comunitari in Gran Bretagna. ruxelles replica duramente: “Le regole ci sono già, basta applicarle”. Si fa sentire anche la cancelliera: “Non è possibile che i migranti che arrivano in Italia ci restino”.
A cura di Biagio Chiariello
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L’Europa a muso duro contro la stretta del governo britannico che minaccia di chiudere le frontiere anche ai cittadini europei (e quindi italiani). “La libera circolazione dei cittadini europei è parte integrante del mercato unico e un elemento centrale del suo successo", è la replica di una portavoce della Commissione Ue alle dichiarazioni del ministro britannico Theresa May sulla limitazione degli ingressi di emigrati comunitari in Gran Bretagna, in barba agli accordi di Schengen. Il diritto alla libera circolazione, aggiunge l'Ue "non è un diritto incondizionato e già ora non consente il ‘turismo dei benefit'". E ancora: “Le barriere – ha detto la portavoce – non mandano il messaggio giusto” e la Commissione Ue “non incoraggia l’uso di muri ma di altri mezzi” per la sorveglianza delle frontiere. La libera circolazione “stimola la crescita economica permettendo alle persone di viaggiare, fare acquisti e lavorare al di là delle frontiere e permettendo alle società di selezionare il personale da un più ampio bacino di talenti”, ha sottolineato la portavoce dell’esecutivo comunitario. L’UE ricorda come i lavoratori europei “hanno beneficiato di questo diritto sin dal Trattato di Roma del 1957”.

Mano tesa della Merkel all'Italia

Nel frattempo per far fronte all’emergenza immigrazione, i ministri della Giustizia e dell’Interno dell’Ue si riuniranno il prossimo 14 settembre a Bruxelles. Si discuterà anche della costruzione del muro in Ungheria. In tal senso, il ministro francese, Laurent Fabius, ha definito “scandaloso” l’atteggiamento di alcuni Paesi dell’Est, senza far direttamente riferimento alle misure anti-migranti del premier ungherese Viktor Orban. Intanto Angela Merkel riconosce per la prima volta che “c’è un grande accordo sul fatto che l’Italia debba essere aiutata” nella crisi dei profughi. E “non è possibile, ha aggiunto, che i tanti migranti che arrivano in Italia ci restino”. Per la cancelliera “l’Europa deve muoversi nel suo complesso” e  “condividere la responsabilità della tutela del riconoscimento del diritto di asilo”. Serve anche più solidarietà, perché “ciò a cui stiamo assistendo non è giusto”.

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