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Medici confermano lo sciopero: lunedì 22 luglio stop di 4 ore

La sanità italiana lunedì 22 luglio incrocerà le braccia per “dare un segnale d’allarme al sistema del welfare perché il definanziamento del Snn rischia di portare a picco la sanità”. L’astensione dal lavoro riguarderà 115mila medici e veterinari dipendenti e 20mila dirigenti.
A cura di Susanna Picone
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È confermato lo sciopero dei medici e veterinari in programma per lunedì 22 luglio. La sanità italiana incrocerà le braccia per quattro ore all’inizio di ciascun turno di lavoro per “dare un segnale d’allarme al sistema del welfare, perché il definanziamento del Snn rischia di portare a picco la sanità”. Sono queste le ragioni che spingono 115mila medici e veterinari dipendenti e 20mila dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Snn ad astenersi dal lavoro. Nel corso di una conferenza stampa i sindacati di settore hanno definito i dettagli dello sciopero. Sono rimandati gli interventi programmati – circa 30mila – e le visite ambulatoriali che si aggirano intorno alle 500mila. Saranno comunque garantite le emergenze.

Sit in a Roma davanti al ministero dell’Economia – Non è servito a evitare lo sciopero l’incontro di ieri sera con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in quanto l’obiettivo della protesta sono i ministeri dell’Economia e della Funzione Pubblica. Nel giorno dell’astensione dal lavoro ci sarà un sit in a Roma alle ore 10 davanti al ministero dell’Economia. “La situazione della sanità italiana, vessata da manovre economiche scellerate – ha fatto sapere Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed – è allo stremo. Basta fare un giro nei pronto soccorso per farsi un'idea. Barelle usate come posti letto e medici precari che lavorano in condizioni estreme. Tutto questo con un contratto fermo dal 2009 e con un blocco degli straordinari”.

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