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Matera, omicidio Matteo Barbalinardo: fermato un amico 17enne della vittima, ha confessato

Un giovane di diciassette anni è in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso il ragazzo il cui cadavere è stato trovato in un cantiere della provincia di Matera. Sul cadavere della vittima vi erano numerose ferite di arma da taglio.
A cura di Susanna Picone
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Svolta nel caso del giovane trovato privo di vita domenica in un cantiere a Marconia di Pisticci, nella provincia di Matera. Un ragazzo di diciassette anni – amico e coetaneo della vittima Matteo Barbalinardo – è in stato di fermo con le accuse di omicidio volontario, occultamento di cadavere e porto abusivo di arma da taglio. Le tracce del diciassettenne ucciso si erano perse giovedì scorso e il giorno dopo la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa. Inizialmente non si era esclusa l'ipotesi di un allontanamento volontario ma subito le forze dell’ordine avevano avviato le ricerche anche grazie alla collaborazione di gruppi di volontari, molti dei quali amici del ragazzo che avevano anche diffuso appelli sui social network nella speranza di poterlo ritrovare. Ieri poi il drammatico epilogo: Matteo, che sul corpo presentava numerose ferite di arma da taglio, è stato trovato morto in un cantiere non lontano dalla sua abitazione.

Forse omicidio legato a questioni di droga – Il ragazzo che ora è in stato di fermo nella notte è stato a lungo ascoltato nel Commissariato di Pisticci della Polizia. Stando a quanto si apprende, ha ammesso le sue responsabilità. Secondo la prima ricostruzione, il movente dell'omicidio potrebbe essere una questione relativa alla droga. Forse un debito di pochi euro tra i due ragazzi per la droga. Da quanto si apprende, i due giovani avevano trascorso insieme gran parte della serata di giovedì. Agli inquirenti il giovane fermato aveva detto di aver visto l'amico per l'ultima volta intorno alla mezzanotte.

Il giovane ha consegnato il coltello usato per uccidere il coetaneo. Durante il lungo interrogatorio nella notte il ragazzo, "scosso per quanto successo", non ha però precisato i motivi dell'omicidio, avvenuti in "un difficile contesto sociale ed economico". Quella della droga resta la "pista privilegiata" anche se non è l'unica seguita dalla Polizia per ricostruire il movente dell'omicidio.

“Oggi la nostra comunità è sconvolta per la scomparsa di Matteo, dopo giorni di speranza e di grande impegno di forze dell’ordine e volontari, che ringrazio per il lavoro svolto nelle ricerche”, ha scritto in una nota la sindaca di Pisticci Viviana Verri. “Le indagini – ha aggiunto – dovranno fare chiarezza su quello che è accaduto, che comunque ci porta a riflettere sulla necessità di una maggiore coesione sociale, che non faccia sentire solo chi vive difficoltà personali o familiari, soprattutto tra le fasce di popolazione più giovani e sensibili. L’amministrazione comunale, a nome di tutta la cittadinanza si stringe attorno al dolore che ha colpito la famiglia Barbalinardo”.

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