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Marò, l’India sospende tutti i procedimenti giudiziari

La decisione della Corte Suprema indiana arriva dopo l’ordinanza emessa dal Tribunale del mare di Amburgo. Fissata una nuova udienza il 13 gennaio 2016.
A cura di Susanna Picone
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Sospesi tutti i procedimenti giudiziari riguardanti i due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Questa la decisione presa dalla Corte suprema indiana che arriva dopo l’ordinanza emessa dal Tribunale del mare di Amburgo (Itlos). L’India, accogliendo dunque la decisione del Tribunale del mare di Amburgo, ha sospeso oggi tutti i procedimenti riguardanti i militari italiani “fino a nuovo ordine” e ha fissato una nuova udienza per fare il punto della situazione il 13 gennaio 2016.  Con la sentenza del 26 agosto del Tribunale del mare di Amburgo l’Italia non ha ottenuto, come sperava, il ritorno a casa dei due marò ma solo che l’India non ha competenza a giudicarli e per questo deve rinunciare a qualsiasi procedura nei loro confronti. Il Tribunale ha inoltre ordinato a Italia e India di presentare entro il 24 settembre un rapporto sulla vicenda. A decidere la sorte di Latorre e Girone, accusati nel Kerala di aver ucciso il 15 febbraio del 2012 due pescatori mentre erano in servizio a bordo della Enrica Lexie, sarà la procedura arbitrale internazionale.

La decisione del Tribunale di Amburgo sui due marò

C’era grande attesa per la decisione del Tribunale del mare di Amburgo arrivata due giorni fa e che ha portato a quella odierna della Corte Suprema indiana. L’organismo internazionale doveva appunto esprimersi sulle richieste avanzate dall’Italia ed avversate dall’India. Tutto è nato dalla decisione dell’Italia di chiedere l’arbitrato internazionale per il caso di Latorre e Girone. L’Italia si era rivolta all’Itlos con alcune richieste “urgenti” e aveva chiesto che, in attesa dell’arbitrato internazionale, l’India si astenesse dal prendere o eseguire ogni misura giudiziaria o amministrativa contro i due marò e che fossero rimosse immediatamente “le restrizioni sulla libertà, sicurezza o movimento dei Fucilieri”. L’Italia insomma chiedeva ai giudici di Amburgo di fermare il processo in corso in India e di consentire a Latorre e Girone di attendere a casa la decisione della Corte permanente di arbitrato dell’Aja.

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