Mariti si scambiano gli organi per salvare le mogli che rischiavano la vita
Una straordinaria storia di solidarietà collega Napoli ed Assisi. E' la storia di due donne malate ai quali i mariti vorrebbero donare un organo, il rene, che però risulta incompatibile. E' la storia di uno scambio a centinaia di chilometri di distanza. Protagonisti della vicenda sono Paolo Lo Savio e Anna Bruno, napoletani. Lei ha un'insufficienza renale che rischia di portarla alla dialisi ma nel frattempo la sta divorando dal dolore. Lui è in ottima salute, non ce la fa più a vederla soffrire e decide di donare un suo rene. Situazione identica ad Assisi, a Paola Masciolini ed Antonio Belello, marito e moglie da una vita. Lei sta male, lui vuole aiutarla a tutti i costi. Loro sono compatibili al 96%, mentre i napoletani non lo sono affatto.
Così entra in scena il Policlinico santa Maria delle Scotte di Siena, i cui medici scoprono che si può fare un incrocio che garantirebbe una compatibilità al 100%. Il rene del napoletano Paolo all'umbra Paola, e quello di Antonio ad Anna. I sanitari scoprono anche che il doppio trapianto assicura una compatibilità del cento per cento. In più per la coppia perugina è possibile migliorare la differenza di età tra donatore e ricevente.
Così i due mariti non esitano neppure un istante ad accettare lo scambio: "Ci ha convinto uno sguardo – racconta Antonio – Forse perché quando si vivono drammi del genere si crea subito empatia. Certe cose si sentono dentro e si fanno senza dover riflettere, sono scelte di cuore". E Paolo aggiunge: "È stata un’esperienza unica, incredibile, che ci ha insegnato tanto. Ogni volta che ricordo quei momenti mi commuovo".