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Mamma accusata di aver tentato di avvelenare la figlia con una flebo di urina

La donna di 42 anni è apparsa in tribunale per difendersi dalla pesante accusa di aver tentato di avvelenare la figlia di 9 anni affetta da una rara malattia.
A cura di S. P.
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Una donna australiana di 42 anni il cui nome non è stato diffuso è apparsa in tribunale perché accusata di aver tentato di avvelenare sua figlia di nove anni. La bambina si trovava in ospedale a causa di una rara malattia potenzialmente fatale e, secondo l’accusa, sua madre avrebbe tentato di avvelenarla somministrandole urina con una flebo. In caso di condanna, la donna rischia di trascorrere un decennio dietro le sbarre. Come scrivono i quotidiani stranieri, la figlia della 42enne soffre di una rara malattia ed è stata per un periodo in ospedale in gravi condizioni.

La bambina si sta riprendendo – La polizia sostiene che sua madre abbia somministrato per via endovenosa l’urina alla figlia e non solo: all’inizio dello scorso anno avrebbe anche dato alla giovane delle compresse che avrebbero peggiorato la sua condizione. Fortunatamente la bambina è stata poi dimessa dall’ospedale e ora si sta lentamente riprendendo. In tribunale la donna non ha detto nulla per difendersi dalle accuse: il processo a suo carico è stato aggiornato al prossimo 14 ottobre.

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