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Mafia, sei arresti in Sicilia: i boss si vedevano in una cella frigo per paura delle spie

In manette uno stretto collaboratore di Matteo Messina Denaro che incontrava altri criminali in una cella frigorifero per il timore di “cimici” e telecamere nascoste.
A cura di Davide Falcioni
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E’ in corso da questa mattina all'alba un’operazione della D.I.A. e della Polizia di Stato di Trapani nei riguardi della “famiglia mafiosa di Alcamo”. In manette sono finiti Ignazio Melodia e cinque uomini d’onore con le accuse di associazione mafiosa, estorsione e condizionamento delle elezioni comunali della cittadina siciliana. L'operazione è stata denominata "Freezer", dal momenti che si è scoperto che gli arrestati, tutti fedelissimi di Matteo Messina Denaro, per evitare intercettazioni si riunivano in una cella frigorifera di un fruttivendolo.

Arrestato "U Dutturi": è stato già in carcere dal 2002 al 2012

Le indagini hanno dimostrato che ai vertici del gruppo criminale c'era Ignazio Melodia, classe 1955, soprannominato "U Dutturi" e ritenuto molto vicino ai Messina Denaro. L'uomo, dopo aver trascorso 10 anni in carcere tra il 2002 e il 2012, è uscito di prigione ed è tornato a reggere le sorti della famiglia mafiosa. Ex medico dell'ufficio igiene di Alcamo, Melodia è figlio "d'arte": suo padre, suo fratello e suo nonno sono infatti sempre stati legati alle storie recenti della mafia di Alcamo, mentre Ignazio è stato affiliato da Matteo Messina Denaro in persona nel 1996.  "In mezza provincia di Trapani comando io" diceva Melodia mentre era intercettato di nascosto da un imprenditore al quale chiedeva un'estorsione. Il boss, evidentemente, aveva ragione a temere microspie e telecamere: le intercettazioni infatti hanno rivelato anche altro. Oltre all'estorsione ai danni dell'imprenditore il medico boss si è speso in prima persona nella campagna elettorale per le ultime elezioni comunali ad Alcamo, tenute l’anno scorso, influenzandone forse in modo decisivo il risultato.

"Ancora una volta è emersa la pervicace condotta mafiosa volta a condizionare il tessuto economico nonché a tentare di influenzare le locali realtà politico-amministrative, condotta resa ancor più pericolosa dalla levatura criminale dei personaggi coinvolti in particolar modo del reggente il mandamento mafioso di Alcamo, Ignazio Melodia", ha dichiarato il Questore di Trapani Maurizio Agicola.

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