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Madre massacrò di botte la figlia di 18 mesi: condannata

La bambina aveva le gambe rotte oltre a traumi alla testa e alla colonna vertebrale.
A cura di D. F.
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Era il 15 settembre quando Kandyce Downer, una donna di 35 anni, riversava tutta la sua rabbia sulla figlioletta adottiva di appena 18 mesi, provocandole oltre 90 ferite che l'avrebbero uccisa. La piccola aveva le gambe rotte e aveva subito gravi traumi alla testa e alla colonna vertebrale. Era stata affidata alla donna poiché la sua mamma naturale, tossicodipendente, non era in grado di accudirla. La bimba  venne trovata in fin di vita nella casa di Kandyce Downera, a Birmingham. Quando i soccorsi arrivarono nell’abitazione era già troppo tardi. La bambina venne trasportata in un ospedale pediatrico, dove però venne dichiarata morta. “Non so quando ha smesso di respirare, perché ero nella vasca da bagno”, è quanto disse la matrigna alle forze dell’ordine.

Il pediatra che esaminò la bambina: "Mai viste lesioni simili in 20 anni di carriera"

Ebbene, al termine del processo Kandyce Downer è stata riconosciuta colpevole dalla Birmingham Crown Court. Durante il dibattimento è emerso che la donna ha deliberatamente ignorato le ferite sul corpo della bambina, che era nata il 9 marzo del 2014 ed era stata affidata alla madre adottiva nel gennaio del 2015. Il processo ha appurato che la piccola aveva decine di vecchie cicatrici sul viso e sul corpo oltre alle lesioni più recenti. Un pediatra, interpellato dall'accusa, ha dichiarato di non aver mai visto lesioni così gravi su un bambino nella sua carriera ventennale.

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