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Lorys, la mamma vuole incontrare il suocero: “Mente dicendo che non avevamo una relazione”

Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlioletto Lorys, chiede un confronto all’americana con il suocero Andrea Stival: “Deve avere il coraggio di guardarmi dritto negli occhi mentre mente dicendo che non è stato lui a uccidere”.
A cura di Susanna Picone
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“Lui deve avere il coraggio di guardarmi dritto negli occhi mentre mente dicendo che non è stato lui a uccidere mio figlio e che non abbiamo avuto una relazione”: è Veronica Panarello, la mamma del piccolo Lorys ucciso il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina, a chiedere un confronto all’americana con il suocero Andrea Stival. Vuole incontrare il padre di suo marito da lei chiamato in causa nei mesi scorsi nell’inchiesta per il delitto del figlioletto. Per la Panarello, che è detenuta a Catania perché accusata di aver ammazzato il bambino di otto anni, sarebbe appunto il suocero il vero assassino.

L’istanza sollecitata da Veronica Panarello – Tramite il suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, la Panarello ha quindi chiesto alla Procura di Ragusa, titolare dell'inchiesta sulla morte di Lorys Stival, di vedere l'uomo. È il quotidiano La Sicilia a riportare l’ultima mossa di Veronica Panarello. Villardita ha depositato la richiesta lo scorso 16 maggio: “Un'istanza che è stata sollecitata dalla mia assistita”, ha spiegato l’avvocato che ha deciso di condividere perché ritiene che “il confronto fra i due a questo punto sia utile, se non indispensabile, al raggiungimento della verità”.

Il nonno sostiene la sua innocenza – Andrea Stival, nonno della vittima, al momento risulta indagato come atto dovuto dalla Procura di Ragusa. Lui ha sempre negato tutto: sia di aver avuto una relazione con la nuora sia di aver ucciso il nipote Lorys. Ora tocca alla Procura valutare la richiesta anche alla luce del fatto che è in corso un processo, col rito abbreviato condizionato, davanti al Gup Andrea Reale. La prossima udienza si terrà il 20 giugno e per quella data sarà depositata la perizia psichiatrica sull'imputata. Intanto l’avvocato che assiste Stival ha confermato l’innocenza del nonno del bambino: “Se la richiesta di confronto all’americana fosse autorizzata dal magistrato – così l'avvocato Francesco Biazzo – valuteremo con serenità il da farsi, assieme al mio assistito, che si è sempre detto estraneo a ogni accusa, dimostrando con fatti concreti la sua totale innocenza”.

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