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Lorys, Davide Stival consegna cintura e forbici agli inquirenti

Il papà del piccolo Lorys ha consegnato alla polizia la cintura che il figlio potrebbe aver indossato quella maledetta mattina del 29 Novembre e anche un paio di forbici, già sottoposte ad accertamenti tecnici irripetibili.
A cura di Fabio Giuffrida
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Qualche giorno fa Davide Stival ha consegnato alle forze dell'ordine due oggetti che potrebbero aiutare le indagini e che potrebbero far luce su quella maledetta mattina del 29 Novembre quando Lorys venne strangolato con una fascetta stringicavo. Davide Stival, nello specifico, ha ritrovato un paio di forbici e una cintura, quella preferita da Lorys, che il piccolo indossava sempre (come vi abbiamo documentato ieri, il suo peso era diminuito vertiginosamente in appena 20 giorni, arrivando a pesare, secondo quello che emerge nell'ordinanza, appena 13 kg). Le forbici che papà Stival ha consegnato alla polizia potrebbero essere compatibili con quelle utilizzate dall'assassino per tagliare le fascette stringicavo dopo aver strangolato il bimbo di 8 anni. Sulle forbici – che non erano ancora state sequestrate – sono stati eseguiti accertamenti tecnici irripetibili lo scorso 29 Gennaio a Palermo, come ha confermato l'avvocato Daniele Scrofani al Tgr Sicilia.

Il mistero della cintura

Anche Veronica Panarello ha parlato della cintura poi ritrovata da Davide Stival, quella che il loro bambino indossava sempre e che avrebbe potuto mettere anche quella mattina. A questo punto le alternative sono due: Lorys non ha mai indossato quella cintura oppure il piccolo l'ha indossata e successivamente, dopo essere stato strangolato, gli è stata tolta. Anche la Panarello, nelle dichiarazioni rese agli inquirenti, ha ammesso di non poter dichiarare con certezza che quel giorno il piccolo indossasse quella cintura: "Al figlio più piccolo ho chiesto di svegliare Loris in modo che anche lui si preparasse per andare a scuola […] appreso che dovevo seguire un corso di cucina, Loris voleva accompagnarmi. Io dissi che non era possibile in quanto doveva andare a scuola. Dopo un primo tentennamento, Loris si convinse […] Mentre era in corso quella discussione, Loris aveva già tolto la parte inferiore del pigiama per indossare i jeans, preciso che lo stesso indossava un paio di slip di colore blue e che, sebbene non ero presente al momento in cui ha indossato i jeans, sono convinta che li avesse indosso perché non è mai successo che lo stesso indossasse dei pantaloni senza avere indosso degli slip". E in merito alla cintura ha aggiunto: "Ritengo anche che indossasse una cintura, sebbene non ho notato il momento in cui la indossava sia perché è solito indossarla sia perché quella mattina mi ha chiesto dove io l'avessi riposta la sera precedente".

La testimonianza chiave: "Ho visto un bimbo simile a Lorys"

La difesa di Veronica Panarello, dopo aver fatto notare più volte l'importanza delle dichiarazioni della vigilessa, si è soffermata anche sulla testimonianza di una donna che avrebbe visto la mattina del 29 Novembre un bimbo, probabilmente della stessa età del piccolo Lorys. Si trovava lì, da solo, alle 8.40 circa: quando la donna ha provato a chiedergli cosa ci facesse da solo su quel marciapiede, il piccolo avrebbe risposto che presto sarebbe andato a scuola, nonostante ormai fosse in netto ritardo. Chi era quel bambino? "Ha parlato con il bambino e doveva pertanto ricordarne con maggiore accuratezza soprattutto i tratti somatici e quindi individuare Loris senza ombra di dubbio" scrive il Riesame parlando di questa testimonianza chiave. Ma se, come sottolinea il Tribunale di Catania, la Panarello fosse partita da casa tra le 8.30 e le 8.40, come avrebbe potuto fare suo figlio a trovarsi nella zona indicata dalla testimone a quell'ora? Alle 8.40 Lorys era in macchina o al massimo stava per arrivare nei pressi della scuola elementare, sempre secondo le dichiarazioni rese dalla Panarello.

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