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Lorenzin difende il decreto sanità: “Senza analisi inutili ci saranno meno file alle Asl”

Il Ministro della salute difende il decreto per la revisione delle visite specialistiche e degli esami forniti dal servizio sanitario nazionale.
A cura di Antonio Palma
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Con il decreto sanità e la revisione dell’elenco di visite ed esami forniti dal servizio sanitario nazionale sarà possibile garantire prestazioni sanitarie "nel medio periodo, migliori di ora riducendo liste d’attesa e migliorando l’offerta". Lo sostiene il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, difendendo senza riserve il decreto sanità che ha già scatenato numerose proteste. "A tutti i cittadini, senza distinzione, sarà possibile accedere ai servizi sanitari" ha spiegato Lorenzin in un'intervista al quotidiano il Messaggero, aggiungendo: " Non prescrivere indagini inappropriate significa rinunciare a quelle che mai avrebbero dovuto essere prescritte". "Il concetto è facile. Se noi alleggeriamo le liste d’attesa da chi non deve fare la risonanza perché la sua malattia può essere diagnosticata senza quello strumento abbiamo risparmiato e liberato un posto per chi ha bisogno" è il ragionamento del Ministro.

Alle critiche arrivate in queste ore, Lorenzin ribatte che "la revisione dell’elenco, 208 prescrizioni su 1700 che ci sono, non modificherà il lavoro dei medici. né il rapporto con il paziente. Piuttosto, come accade in ogni Paese europeo e ora anche il alcune Regioni, si seguiranno dei percorsi che sono quelli raccomandati dal mondo scientifico per una diagnosi appropriata". Per quanto riguarda le sanzioni previste per i medici invece il Ministro assicura che scatteranno "solo per quei medici che reiteratamente e consapevolmente prescriveranno prestazioni inappropriate. A loro sarà chiesta una giustificazione e se non la presenteranno o non sarà corretta si arriverà ad un dibattimento e poi, semmai, alla sanzione".

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