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Lista Monti, i primi strappi: Passera non più disponibile

Dopo l’incontro di ieri con la formalizzazione della lista Monti, il Ministro dello sviluppo ha fatto un passo indietro perché contrario alla presentazione di più liste alla Camera come voluto dai centristi.
A cura di Antonio Palma
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Lista Monti, i primi strappi: Passera non più disponibile

Appena formata, la nuova lista Monti rischia già di perdere pezzi importanti. Dopo il vertice di ieri che ha formalizzato la lista unica "Agenda Monti per l'Italia" al Senato e la coalizione centrista alla Camera è arrivato infatti lo stop del Ministro dello sviluppo Corrado Passera. Il motivo del dietrofront sarebbe la scelta del gruppo raccolto intorno al Premier di presentarsi con liste separate a Montecitorio seppur in coalizione. Passera infatti da sempre si era battuto a favore di una lista unitaria in entrambi i rami del Parlamento e anche ieri ha lottato fino alla fine per la sua idea ma è stato battuto dal volere dei gruppi politici, in testa l'Udc che non ha nessuna intenzione di perdere la propria identità e il simbolo. "Io resto a disposizione di Monti ma ho sempre lavorato a una lista unica, se si prende un'altra strada io faccio coerentemente un passo indietro" ha spiegato il Ministro, non chiudendo completamente la porta ma lasciando intuire che a questo punto la sua candidatura alle elezioni appare più lontana.

Monti avrà il controllo dei candidati attraverso Enrico Bondi – Dopo ore di discussione vere durante il vertice, ha vinto nettamente la linea di Casini ma anche di Montezemolo che hanno scardinato le riserve del Professor Monti, preoccupato di non riuscire a gestire contemporaneamente più gruppi politici. L'accordo alla fine è arrivato con la promessa che Monti possa mettere bocca su tutti i candidati in lista  attraverso un controllo ferreo di nomi e curriculum da realizzare con l'aiuto di Enrico Bondi, il supercommissario alla spending review del Governo. Tra i candidati ci potrebbero essere altri Ministri come Enzo Moavero, Anna Maria Cancellieri e Giulio Terzi oltre al più impegnato politicamente in questi gironi, Andrea Riccardi. Passera, Ministro considerato il più politico del Governo tecnico, invece si defila: "La mia linea non è passata, mi dispiace, ma a questo punto non sono più disponibile".

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