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Monti e i centristi: Al Senato lista unica, il professore capo della coalizione (DIRETTA)

In un atteso appuntamento con i leader centristi che lo appoggeranno alle prossime elezioni politiche 2013, Monti si prepara a dettare le regole e i paletti per la candidatura.
A cura di Antonio Palma
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Presidenza Consiglio - conferenza fine anno del Presidente del Consiglio

Ore 19.45 – Termina la conferenza stampa di Monti. Ci sarà dunque una lista unica al Senato che si chiamerà "Agenda Monti per l'Italia". Alla Camera ci sarà invece una coalizione di liste con presenza della società civile, dell'UDC e di FLI. Monti sarà indicato come capo della coalizione e avrà la cabina di regia su composizione delle liste (avvalendosi della collaborazione di Enrico Bondi).

Ore 19.oo – La conferenza stampa di Mario Monti. Il Presidente del Consiglio terrà una conferenza stampa nella quale illustrerà l'esito del lungo incontro di oggi con i "centristi" che hanno scelto di sostenere la sua agenda. Ecco in sintesi il suo intervento:

Monti: "La crisi non è finita, la vera emergenza è la disoccupazione giovanile" […] Il vero asse che serve all'Italia è quello che punta all'Europa. Il nostro non è il tentativo di inserirci fra i due poli ma di rompere barriere e confini del bipolarismo. Questa è un'operazione di rinnovamento della politica che un giorno avrà vocazione maggioritaria […] Non ho mai pensato di creare un partito, il riferimento all'Agenda Monti può essere mobilitante. Ci sono state troppe cose affrettate in passato centrate sulla singola personalità, ma io non sono l'uomo della provvidenza e non posso risolvere tutto. […] Al Senato lista unica dal nome "Agenda Monti per l'Italia", alla Camera invece rifiuto il personalismo e rispetto le diverse identità, quindi è più opportuno avere lista dell'UDC e non solo".

Ore 18.00 –  Dopo circa quattro ore si è concluso il vertice tra Monti e i centristi, ma l'ordine del giorno preciso e le decisioni prese durante la riunione restano sconosciute. L'unica cosa certa è che non è stato un incontro conclusivo e che le decisioni finali arriveranno solo la settimana prossima dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica.

Ore 17.45 -Arrivano altre adesione al progetto politico di Mario Monti. Dopo alcuni parlamentari ex Pdl questa volta tocca ai trasfughi del Pd raccolti intorno al nuovo movimento "Popolari per Monti". Almeno quattro gli ex Democratici che aderiscono all'Agenda Monti, Giampaolo Fogliardi, Lucio D'Ubaldo, Flavio Pertoldi e Benedetto Adragna. "Stanno giungendo molte adesioni anche dal Veneto, tanti moderati che non si riconoscevano negli schieramenti precedenti e anche molti imprenditori, con la salita in campo del professor Monti si apre una fase nuova" ha detto Fogliardi.

Ore 17.35 – Secondo indiscrezioni, al vertice con Monti avrebbe preso parte anche il capo della delegazione italiana del Partito Popolare Europeo a Bruxelles, Mario Mauro, che dopo la sfiducia in Parlamento ha preso le distanze dal suo partito, il Pdl, per schierarsi con il Governo presieduto da Monti.

Ore 17.20- Berlusconi torna ad attaccare Monti, in un'intervista ad AltoAdigetv il Cavaliere si è scagliato contro la decisione del Premier di presentarsi alle elezioni politiche 2013.  Berlusconi ha ribadito che Monti "con la salita in campo, ha rinunciato al ruolo super partes che gli era stato affidato e si candida contro le due forze politiche che lo hanno sostenuto per un anno al governo", venendo meno alle sue stesse promesse più volte confermate in pubblico.

Ore 17.00 –Mentre è acora in corso il vertice con i centristi, Monti raccoglie l'adesione alla sua Agenda anche da parte di  dieci deputati ex Pdl. Nella lettera firmata tra gli altri da Isabella Bertolini, Giorgio Stracquadanio, Gaetano Pecorella, Fabio Gava e  Giustina Destro il gruppo riunito intorno al movimento Italia Libera esprime la propria "adesione convinta e meditata" all'Agenda Monti anche grazie "ad un anno di lavoro comune". "Noi veniamo dal Pdl, Abbiamo denunciato sin dall'agosto 2011 il fallimento del governo Berlusconi-Tremonti e abbiamo lasciato il Pdl ben prima della Sua iniziativa elettorale, quando è apparsa evidente la deriva populista e antieuropea di quel partito" si legge nella lettera, dove si spiega che ora "urge smascherare la campagna di falsificazioni che Berlusconi, Brunetta, Alfano, Tremonti e Maroni stanno conducendo sui risultati del governo Monti".

Ore 15.45 – Dopo l'appoggio dell'Osservatore Romano Monti intasca il sostegno diretto per il suo operato al Governo anche dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco. "Penso che sull'onestà e capacità di Monti ci sia un riconoscimento comune, ognuno può avere opinioni diverse, ma penso che su questo piano, sia in Italia sia all'estero ci siano stati riconoscimenti" ha detto il rappresentante dei vescovi italiani.

Ore 15.35 – Mario Monti entra a pieno titolo nella battaglia per la campagna elettorale. L'Agcom infatti ha dato il via libera alle modifiche del regolamento sulla par condicio per le elezioni politiche 2013 estendono le norme ai soggetti non candidati, proprio come il Premier uscente. L'articolo 7 del regolamneto dell'autorità garante per le comunicazioni prevede che le presenze di tali soggetti nei programmi di informazione siano equiparate quelle dei candidati e che tali soggetti non possono essere presenti nei programmi di intrattenimento.

Ore 15.30 – L'Appuntamento tra Monti e i leader centristi rimane top secret. L'incontro programmato per le due del pomeriggio  a Roma in una sede non istituzionale, si svolge lontano da occhi indiscreti senza la presenza di telecamere e giornalisti. Al vertice sarebbero presenti Pier Ferdinando Casini, il Ministro Andrea Riccardi, il capogruppo di Fli alla Camera Benedetto Della vedova, la rappresentate dell'Api Linda Lanzillotta e alcuni delegati di Italia Futura, il movimento di Montezemolo.

Incontro decisivo oggi tra il Premier e i centristi di Udc, Fli e Italia Futura per preparare la lista  o le liste a sostegno di Monti alle prossime elezioni politiche 2013. Riserbo su orari e luogo dell'incontro anche se pare che la riunione dovrebbe svolgersi a Roma all'orario di pranzo anche se non nelle sedi istituzionali del Premier. Per evitare strumentalizzazioni soprattutto dal Pdl da dove lo accusano di servirsi del suo ruolo istituzionale per svolgere vertici politici, Monti sembra intenzionato a non accogliere i suoi sostenitori a Palazzo Chigi e neanche negli uffici di Palazzo Madama. Ad ogni modo l'obiettivo è stringere i tempi anche perché alcuni gruppi come quelli di Montezemolo devono raccogliere le firme per potersi candidare. Il nodo principale da sciogliere è se presentare un'unica lista Monti o più liste in coalizione. Se al Senato la prima opzione trova consensi più ampi tra i centristi anche a causa dello sbarramento previsto dalla legge elettorale, meno certa la scelta per la Camera. A Montecitorio infatti i partiti contano di poter collezionare maggiori consensi se si presentano con simboli separati alle urne. Si parlerà anche del nome di Monti da mettere sui simboli e dei nomi dei candidati da presentare in lista. Su questi ultimi il Premier sembra voler imporre l'ultima parola per evitare di ritrovarsi nomi sconvenienti nella coalizione.

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