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Le intercettazioni dei neonazisti contro il ministro Riccardi: “Andrebbe bruciato vivo”

Si è tenuta oggi la prima udienza a carico di quattro frequentatori del sito Stormfront, di matrice neonazista, che fino al settembre scorso ha predicato l’odio e incitato al razzismo e all’antisemitismo, prendendo di mira diversi esponenti della politica italiana emerge da alcune intercettazioni pubblicate dal Messaggero.
A cura di Biagio Chiariello
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"Collaborare con il Giudaismo internazionale"e "far sparire gli italiani per favorire il meticciamento". Sono le accuse del portale antisemita e neonazista Stormfront nei confronti del ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi. Oggi quelle frasi sono tornate d’attualità. In un’aula di tribunale però, non su Internet. Si è tenuta infatti a Roma la prima udienza preliminare a carico di quattro frequentatori del sito di matrice neonazista (Daniele Scarpino, 24 anni, di Milano, Diego Masi, trentenne della provincia di Frosinone, Luca Ciampaglia, 23 anni, residente in provincia di Pescara, e Mirko Viola, 42enne vicino a Forza Nuova, residente in provincia di Como) che fino a settembre dettero libero sfogo al loro odio nei confronti di quei politici e quelle personalità che si sono impegnate nel campo dell'integrazione degli extracomunitari. Tra le parti offese (che si potranno costituire parte civile) ci sono la comunità ebraica di Roma, il giornalista Roberto Saviano, il deputato del Pd Emanuele Fiano, Gianfranco Fini e l'assessore del Municipio XI, Carla di Veroli, oltre come detto al il ministro Andrea Riccardi, Come emerge dalle intercettazioni pubblicate oggi dal Messaggero i quattro internauti di lui dicono che "ovrebbe essere proprio deportato. Io davvero lo brucerei vivo".

La decisione degli inquirenti di intervenire a frenare gli istinti razzisti e intolleranti dei quattro è arrivata sopratutto a seguito della loro intenzione di creare un vero e proprio movimento politico, anche al di fuori dal mondo virtuale. Magari attraverso volantini, adesivi, documentazione varia (inclusi video), come emerge da una conversazione tra Dani14 (Daniele Scarpino), Liquid87 e Luna92. La loro preoccupazione, però, è quella di mantenere l'anonimato. "Usa skype, perché non ti possono intercettare", dice Liquid87 a Scarpino, che risponde: "Io non ho problemi a parlare a telefono, anche perché fino ad oggi non è mai successo niente". I due però non sapevano -era il 22 luglio- che le loro utenze telefoniche erano già sotto controllo. Le strategie da adottare per il futuro movimento sono contenute in un documento indicato dallo stesso Scapino:

"Rendere l'organizzazione il più anonima possibile – scrive – con una sede privata fornita dai sostenitori, accessibile solo su invito, senza tesseramenti, per evitare schedature dei dati personali. L'organizzazione va strutturata con una gerarchia temporanea e per obiettivi. Le iniziative vanno propagandate attraverso persone definite informatori, ai quali viene garantito l'anonimato e che si prendano il compito di informare sui fatti e sugli eventi riguardanti la propria zona".

L'intenzione di mantenere un profilo basso emerge anche dalla chattata tra Dani14 e Luna92 del 13 luglio scorso:

Luna92: Io sarei per non mettere cose che identificano troppo
Dani: Logo o non logo
Luna92: Nel senso, se vedono gli stessi volantini a Catania, Milano, Firenze o Padova cominciano a capire che dietro c'è qualcosa e si rischia. Deve sembrare una cosa totalmente disorganizzata e poco preoccupante.
Dani: Quindi volantini con significato simile ma diversi. Divisi per città?
Luna92: Sì, senza un riferimento preciso. In modo che se li vedono quelli sopra di noi, pensano che non ci sia niente di grosso dietro. Ma che nello stesso tempo faccia avvicinare gente.
Dani: Tipo alcuni con logo, altri senza.

Nelle intercettazioni pubblicate dal Messaggero spunta anche il nome di Casapound. Ne parlano Mirko Viola e Fabio M., 24enne di Como. I due hanno intenzione di organizzare una riunione alla quale prenda parte anche il centro sociale di ispirazione fascista, salvo poi rinviare tutto perché "Iannone (leader di CasaPound, ndr) non vuole esporsi per il momento. Ne riparliamo a settembre". In un'altra conversazione tra Scapino e Liquid87 si parla dei futuri membri del movimento politico.  In particolare, dell'utente di Stormfront Chaosnietsche: "Lui è uno che le cose le fa", dicono, sottolineando che frequenta i circoli di CasaPound. Scarpino poi chiede al suo interlocutore se conosca Zippo, "verosimilmente Alberto Palladino", l'esponente di CasaPound finito in carcere per aver aggredito alcuni militanti del Pd nel Municipio IV, a Roma.

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