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Le accuse del Telegraph: “Trump ha sottratto al fisco 50 milioni di dollari”

L’nchiesta del quotidiano britannico che svela uno scandalo che potrebbe minare seriamente la credibilità del candidato repubblicano alle presidenziali USA: nel 2007 il miliardario avrebbe firmato un accordo commerciale ideato per frodare l’agenzia delle entrate.
A cura di Biagio Chiariello
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Il presunto scandalo di una maxi evasione fiscale si abbatte sul candidato alla nomination repubblicana per le presidenziali USA di Novembre. La grave accusa è stata lanciata dal Telegraph. Donald Trump avrebbe apposto la sua firma su un accordo commerciale ideato per sottrarre al fisco americano decine di milioni di dollari. Il tabloid britannico, che parla di almeno 50 milioni,  sarebbe entrato in possesso dei documenti che dimostrerebbero la "frode fiscale” alla quale avrebbe partecipato il tycoon newyorchese che quasi certamente rappresenterà il Grand Old Party alle elezioni di novembre.

I fatti di cui riferisce il Telegraph risalgono al 2007. In quell'anno, Trump approvò un investimento di 50 milioni di dollari, successivamente poi camuffato come "prestito". In questo modo, sostengono gli esperti interpellati dal quotidiano inglese, fu sottratta al fisco una somma assai considerevole. Inoltre, i documenti firmati dal miliardario contenevano varie "bandiere rosse", cioè segnali della irregolarità dell'accordo che Trump stava sottoscrivendo. Nonostante questo, però avrebbe deciso di procedere con la firma.

La vicenda ruota attorno al sodalizio d'affari tra Trump e il Bayrock Group, la società immobiliare che all'epoca stava costruendo a New York il prestigioso grattacielo Trump SoHo e altri due progetti per i quali il futuro candidato alla presidenza americana aveva concesso l'uso del suo nome. . Nel 2007 alcune società satelliti della Bayrock conclusero un accordo con un'azienda islandese la FL Group. Un investimento di 50 milioni di dollari, appunto. Successivamente, l'accordo venne ri-etichettato come "prestito".

A New York, la vendita di una partecipazione in una partnership rende i partner esistenti soggetti al pagamento di oltre il 40 per cento del guadagno ricavato da quella vendita in tasse. Ma se l'investimento viene registrato come un prestito, il pagamento non è dovuto. Ecco quindi spiegato le accuse del Telegraph. Che ricorda come alcuni ex dipendenti di Bayrock, durante una causa contro la compagnia, hanno sostenuto che l'accordo era stato ideato in maniera disonesta, in modo da evadere circa 20 milioni di dollari di tasse, attraverso la vendita mascherata di partecipazione.

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