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Opinioni

L’Espresso “svela” il piano segreto di Berlusconi: Renzi candidato premier

Un documento riservato, “La Rosa Tricolore – un progetto per vincere le elezioni politiche 2013”, pubblicato da l’Espresso rivelerebbe le intenzioni dei fedelissimi di B.: liste civiche a sostegno e Matteo Renzi premier.
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Questa sinceramente ci mancava. Il piano di rinascita, che alcuni fedelissimi del Cavaliere avrebbero predisposto nei minimi dettagli ed affidato ad otto pagine dattiloscritte (?), per vincere le elezioni politiche del 2013. A portare a conoscenza dell'opinione pubblica il progetto denominato "La Rosa Tricolore" è l'Espresso, in un pezzo a firma Tommaso Cerna e Marco Damilano che riporta il documento integrale che "circolava riservatamente nell'aula di Palazzo Madama". Una lettura a dir poco singolare, con ipotesi che vanno dal grottesco al fantasioso, pur con alcune considerazioni condivisibili sul disastroso stato in cui versa l'area di centrodestra. Secondo gli autori del pezzo si tratterebbe in definitiva di:

Un piano in tre mosse. Primo, azzerare l'attuale Pdl, considerato in blocco «non riformabile» insieme a tutti i suoi dirigenti (con un singolare eccezione: Denis Verdini). Secondo, costruire un network di liste di genere (donne, giovani, imprenditori) tutte precedute dal logo "Forza". E, infine, l'idea più clamorosa: candidare un premier a sorpresa, pescato come nel calcio mercato dalla squadra avversaria: non Luca Cordero di Montezemolo né Corrado Passera né tantomeno il povero Angelino Alfano. Ma il giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi, oggi candidato in pectore alle primarie del Pd.

In effetti, nel documento si legge un vero e proprio atto di accusa verso la classe dirigente pidiellina, Alfano incluso, nonché di come "Grillo e Berlusconi siano due facce della stessa medaglia fatta di cittadini che chiedono il cambiamento, libertà dalla vecchia politica, trasparenza e fatti concreti". L'idea è quella di un movimento leggero che "riprenda le grandi battaglie di libertà del Presidente Berlusconi" (al quale non chiedere soldi), rinunci al finanziamento pubblico e sia in grado di riavvicinare i cittadini alla politica. Anche attraverso le organizzazioni di genere, che avrebbero nomi "evocativi", come Forza Donne, Forza Studenti, Forza Giovani, Forza Pensionati eccetera. Un network che "potrebbe valere con quel che resta del Pdl il 28-30 per cento dei voti. Cui andrebbero aggiunti i consensi raccolti dal bouquet di liste fiancheggiatrici già pronto. Si va dalla Destra di Storace alla lista Sgarbi ("Rivoluzione") ai pensionati alle new entries", cui addirittura aggiungere i comunisti di Marco Rizzo.

Infine il colpo di teatro sulla scelta del leader che (fatto salvo il caso in cui Silvio decidesse di scendere in campo direttamente) avrebbe un nome e cognome: Matteo Renzi. Non Montezemolo, troppo elitario e tentennante. Non Passera privo di carisma. Non Alfano, chiuso nel suo mondo. Ma una cosa folle e geniale: "Bisogna che Renzi si candidi da solo con la sua lista aperta a tutti quelli che condividerrano il suo programma (ovviamente concordato) […] Renzi porterebbe grande e diffuso consenso e la sua lista porterebbe da sola il 5 – 6% dei voti".

Inutile dire che lo "scoop" de L'Espresso è destinato a far discutere. Perché, mentre si attende una risposta dal Pdl (i giornalisti chiamano indirettamente in causa il circolo Dell'Utri), secca e sferzante è stata la replica a stretto giro di Matteo Renzi che dalla sua pagina facebook ha così commentato:

L'Espresso lancia con enfasi un piano di rinascita berlusconiana sparandomi in apertura. Ovviamente tutto senza chiedermi una dichiarazione, senza fare una verifica, senza nulla. E allora voglio svelare il mistero: il piano esiste! L'hanno firmato non solo Verdini e Dell'Utri, ma anche Luciano Moggi, Licio Gelli, Jack lo Squartatore e Capitan Uncino. Ma sono stato irremovibile: finchè non me lo chiede il mostro di LochNess non accetto. Quanto alle cose serie: se qualcuno vuole sapere cosa penso delle primarie del mio partito, il PD, delle alleanze e della Presidenza della Repubblica, si riguardi cosa ho detto dalla Gruber ieri sera. Temo che ci aspettino settimane molto calde e non per colpa di Scipione l'Africano. Ma noi andiamo avanti con un sorriso, senza paura…

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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