Jesi, armato di machete semina il panico in strada per oltre un’ora

Attimi di panico questa sera a Jesi in provincia di Ancona dove un giovane ragazzo di colore armato di almeno due machete ha minacciato passanti e agenti delle forze dell'ordine per oltre un'ora prima di essere bloccato e arrestato da polizia e carabinieri. L'uomo dall'apparente età di 20-30 anni ha seminato il terrore tra residenti e passanti nel centro storico di Jesi prima di barricarsi in una chiesa della zona da dove ha iniziato una trattativa con gli  agenti intervenuti sul posto che cercavano di convincerlo ad arrendersi. All'arrivo delle forze dell'ordine allertate dai presenti infatti l'uomo si è dato alla fuga riuscendo a scappare nei pressi del Torrione di Mezzogiorno, ed è riuscito a barricarsi nella chiesa di San Pietro. Quando ha tentato una nuova fuga, però, è stato finalmente bloccato e arrestato dagli agenti.

Ferito carabiniere

Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che il ragazzo si sia impadronito delle armi dopo aver sfondato la vetrina di un'armeria in una galleria commerciale a ridosso della mura storiche di Jesi, nel quartiere di Porta Valle. Qui si sarebbe impadronito di almeno due machete e di diversi altri coltelli iniziando poi a correre in strada minacciando i passanti, ma per fortuna senza ferire nessuno. Poliziotti e militari per fermarlo sarebbero stati costretti anche a sparare alcuni colpi di pistola uno dei quali avrebbe ferito di striscio l'uomo al braccio. Nella colluttazione è stato ferito lievemente anche il comandante dei carabinieri di Jesi, il capitano Mauro Epifani, raggiunto di striscio da un colpo di machete al fianco sinistro mentre tentava di bloccare il giovane. Il militare si era avvicinato all'uomo, circondato dalle forze di polizia nel portico di una chiesa, portando con sé la madre del giovane per convincerlo ad arrendersi.