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Inflazione al minino da cinque anni, calano i prezzi degli alimentari

Secondo i dati Istat a giugno inflazione a +0,3%, ai minimi da ottobre del 2009.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo rallentamento della crescita dei prezzi al consumo. Come rivela l'Istat, infatti, nel mese di giugno 2014 l'indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, aumenta solo dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti di giugno 2013, mentre era +0,5% a maggio. Si tratta del livello più basso dell'inflazione nel nostro Paese  dal mese di ottobre del 2009, vale a dire da quasi cinque anni. Dati che confermano le stime preliminari diffuse qualche giorno fa dallo stesso Istituto di statistica nazionale e che indicano il rischio stagnazione se non addirittura di deflazione del nostro Paese, che in alcuni settori come l'alimentare sarebbe già in atto. Come spiega sempre l'Istat, infatti, "il calo dell'inflazione è in primo luogo da attribuire all'accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli alimentari non lavorati; contribuiscono in misura minore anche le decelerazioni della crescita su base annua dei prezzi degli alimentari lavorati, dei beni energetici non regolamentati e dei servizi relativi all'abitazione".

Costi dei trasporti pesano sull'inflazione

Nel dettaglio, i prezzi degli alimentari diminuiscono a giugno dello 0,6% segnando il livello più basso dal settembre del 1997. Record al ribasso anche per i prezzi del cosiddetto"carrello della spesa", cioè dei prodotti ad alta frequenza di acquisto, che include oltre ai beni alimentari anche quelli per la cura della casa e della persona. In quest'ultimo caso si registra una crescita dei prezzi dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti di giugno 2013.  L'aumento mensile dell'indice generale dei prezzi al consumo quindi è da ascrivere principalmente ai rialzi dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti che fanno segnare un +0,7%, su cui incidono fattori di natura stagionale.

L'inflazione acquisita per il 2014 è stabile allo 0,3%

L'inflazione di fondo, al netto degli alimentari freschi e dei beni energetici, a giugno dunque scende allo 0,7% (dallo 0,8% di maggio) e al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,5% (da +0,6% del mese precedente). Rispetto a giugno 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,3% (era -0,1% a maggio) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende allo 0,8% (da +0,9% del mese precedente). Quindi per il mese scorso il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di un decimo di punto percentuale rispetto a maggio 2014. L'inflazione acquisita per il 2014 è stabile allo 0,3%.

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