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Immigrazione, Onu: “Dall’inizio del 2014 1.900 morti nel Mediterraneo”

Le cifre choc dell’Unhcr che ribadisce la richiesta di un’azione “europea urgente e concertata”. Le Nazioni Unite: “Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti”. Su Mare Nostrum: “Ha salvato migliaia di vite”
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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"Non dovrebbe esser lasciato a un solo Paese il compito di far fronte al massiccio flusso di migranti". E' duro il commento del portavoce dell'Onu Stephane Dujarric sull'emergenza sbarchi. Dujarric, guardando all’Italia, invoca uno "sforzo internazionale" sia a sostegno dei Paesi che ricevono i migranti, sia perché "tornino condizioni di pace e prosperità” nei loro Paesi di origine. Anche perché i numeri dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) documentano un situazione davvero complicata riguarda a quanto accade nel mar Mediterraneo.  Dall'inizio dell'anno, 1.889 persone sono morte mentre cercavano di giungere in Europa in modo irregolare, 1.600 delle quali dall'inizio di giugno. L’ultima tragedia in mare è quella avvenuta nel Canale di Sicilia nella notte tra domenica e lunedì, quando una barcone con 370 persone a bordo si è rovesciato. Le navi della Marina Militare, che hanno lavorato per cercare i dispersi, hanno recuperato 24 corpi senza vita.

L'operazione italiana Mare Nostrum “ha salvato migliaia di vite”

Numeri amari aggravati dall'aumento dei flussi migratori: nel 2014 gli arrivi di profughi sono raddoppiati rispetto all’anno prima. Nel 2013 erano stati circa 60mila mentre nel 2014, fino a questo momento, sono stati circa 124.380, di cui ben 108.172 in Italia (al 24 agosto) tra i quali almeno 14 mila minori di cui 8.600 non accompagnati. L’organizzazione esprime “apprezzamento” per l’operazione italiana Mare Nostrum “che ha permesso di salvare migliaia di vite” e evidenzia la necessità di "un'azione urgente e concertata a livello europeo che preveda il rafforzamento delle operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo". Simile la posizione dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim): "alcuni dicono che la politica di salvataggio di Mare Nostrum è un fattore che incoraggia più immigrati ad attraversare il mare perché sanno che ci sarà qualcuno a riceverli. Ma la realtà è che ci sono fattori più significativi, tra cui la violenza e le difficoltà, sia nei paesi di origine che di transito. Le persone fuggono da guerre, persecuzioni e regimi totalitari".

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