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Immigrazione: con “Triton” l’Europa raddoppia i fondi

Ancora qualche settimana e l’operazione “Triton”, così si chiamerà il dispositivo di Frontex Plus per il pattugliamento dei confini italiani, prenderà il largo. Sarà operativa a fine novembre ma nei prossimi giorni il piano sarà trasmesso agli Stati membri per mettere a disposizione risorse e mezzi.
A cura di Susanna Picone
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A partire da fine novembre sarà operativa l’operazione “Triton”, il dispositivo di Frontex Plus per il pattugliamento dei confini italiani, e già nei prossimi giorni il piano sarà trasmesso agli Stati membri che avranno il compito di mettere a disposizione concretamente risorse e mezzi. È il quotidiano La Stampa a fornire oggi dei dettagli sulla nuova operazione europea: viene precisato ad esempio che “Triton” assorbirà processualmente "Mare Nostrum", nel senso che una volta a regime si valuterà quando far rientrare le navi della Marina italiana. Già ieri il commissario Ue agli Affari Interni, Cecilia Malmström, ha ribadito che Frontex Plus non potrà sostituire Mare Nostrum perché questa avrà risorse più limitate e che dunque spetterà all’Italia – che Malmström ha ringraziato per quanto fatto finora – decidere che fine farà l'operazione nata un anno fa Mare Nostrum. Quando partirà la nuova operazione Mare Nostrum sarà infatti ancora attiva e sarà poi compito del Governo italiano decidere quando sospenderla.

Migranti, navi e aerei in pattuglia sul Mediterraneo

L'operazione “Triton”, riporta ancora il quotidiano La Stampa, potrà contare su cinque pattugliatori, tre d’altura, due aerei e un elicottero impegnati ventiquattrore su ventiquattro. I mezzi d’altura si collocheranno a trenta miglia dalle coste italiane, mentre i mezzi aerei si spingeranno molto più a sud. Per quanto riguarda i finanziamenti per i Paesi che mettono a disposizione mezzi navali o aerei, dagli attuali un milione e 150 mila euro spesi ogni mese per le operazioni in corso nel Mediterraneo, Frontex dovrebbe raddoppiare i fondi passando a 2 milioni e 830 mila euro al mese. Lo stanziamento annuale passerebbe dunque da 14 a 34 milioni circa. Per l’Italia sarebbero previsti anche 10.000 euro al mese per Lampedusa.

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