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Il senatore del M5S: “Dopo 70 anni la ricorrenza del 25 aprile ha ancora significato?”

Vincenzo Maurizio Santangelo, senatore del M5S, pubblica un post su Facebook nel quale si domanda se la Liberazione abbia, dopo tanto tempo, un significato capace di andare oltre la “vuota retorica”.
A cura di Redazione
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Anche il settantesimo anniversario della Liberazione è stato attraversato da polemiche. Oltre a quelle che hanno caratterizzato le giornate di Milano e Roma con la difficile partecipazione dei rappresentanti delle brigate ebraiche, oltre alla difficoltà del leader del Carroccio nel definirsi "antifascista", interviene nel dibattito anche il senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo. Il senatore pubblica infatti un post nel quale si pone un interrogativo: "Oggi, 25 aprile, settantesimo anniversario della Liberazione, come ogni anno vedremo sfilare cortei di ex partigiani e bandiere tricolori in presenza di autorità istituzionali e di tanti bei discorsi! Mi chiedo, oggi, a settant'anni di distanza, questa ricorrenza ha ancora un significato che va oltre la vuota retorica e l'ostentazione di vessilli e bandiere?"

Il deputato Andrea Colletti, sempre in forza al Movimento 5 Stelle, ha ricordato invece via Twitter il parente partigiano, accompagnando però il ricordo a qualche parola di troppo. Il deputato infatti ha condiviso sulla piattaforma di microblogging un'intervista rilasciata da Oscar Farinetti, durante la quale il patron di Eataly, ricordando il padre partigiano, ha suggerito una nuova liberazione per la quale non basterebbe solo la buona volontà del premier Renzi. L'on. Colletti ha osservato di contro che "se fosse ancora vivo mio zio #artigiano li prenderebbe a fucilate questi sciacalli". Il rappresentante del M5S ha poi ammesso di essersi fatto trascinare dalla rabbia.

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