“I siti porno sono pieni di virus”: 70enne chiede aiuto ai carabinieri

"Non si può più andare avanti così". Con questa frase un uomo di 70 anni di Piove di Sacco, in provincia di Padova, qualche giorno fa si è presentato nella caserma dei carabinieri. Infuriato, e con un pc portatile in mano, il 70enne ha denunciato quello che evidentemente per lui rappresentava un piccolo dramma: da tempo, infatti, non riusciva più a praticare atti di autoerotismo: "Sono stanco e arrabbiato, non è possibile che ogni volta che entro in un sito pornografico, il mio computer rimanga vittima di un virus. Ogni settimana spendo duecento euro di tecnico informatico", ha detto visibilmente adirato. Poi ha riacquistato il sorriso e ai militari ha detto: "Le donne sono il bello della vita, non posso farne a meno. Certo se mi trovassi una compagna, avrei meno pensieri e risparmierei anche i soldi del tecnico informatico". I carabinieri hanno tentato di fargli capire che è praticamente impossibile rintracciare gli hacker informatici che infarciscono i siti pornografici di virus. La risposta piccata dell'anziano è stata: "Mi volete dire che ogni volta sarò costretto a pagare il tecnico per tornare a divertirmi? Va bene, di certo io non abbandonerò il piacere dell'hard. Sono una brava persona – ha detto ai militari – non ho mai fatto male a nessuno. Non posso farmene una colpa se non trovo una donna tutta per me. Ma la testa e il fisico funzionano perfettamente e non è ancora il momento di abbandonare la sessualità". Poi l'arzillo settantenne ha chiosato: "Andrò anche questa settimana dal tecnico, non posso resistere senza sesso, è la mia passione più grande". Ai carabinieri non è restato che augurargli buona fortuna.