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Opinioni

I risultati delle primarie Pd a Napoli

A rischio esclusione la senatrice uscente Carloni, moglie di Bassolino. Boom di voti per l’ex sindaco di Portici, Cuomo. Hacker in azione sul sito del partito a Napoli. Mancano alcuni voti determinanti per il risultato definitivo.
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Pd Napoli

Nel Partito democratico di Napoli, lì dove le primarie hanno rappresentato per almeno un anno uno psicodramma irrisolto, quello per la corsa a sindaco di Napoli, la competizione elettorale interna per scegliere i candidati al Parlamento rappresenta, semmai ve ne fosse stato ulteriore bisogno, la chiusura del ventennale ciclo targato Bassolino. A Napoli città si conferma predominante la corrente del delfino dell'ex sindaco e presidente della Regione, l'europarlamentare Andrea Cozzolino, che ha sostenuto Valeria Valente, ex assessore comunale ai tempi di Rosetta Iervolino, oggi tra le più votate. Rilevante il numero di consensi per Enzo Cuomo, già sindaco di Portici, astro emergente del Pd meridionale e ora in ascesa a livello nazionale. E ancora: sono dentro gli ex Margherita Salvatore Piccolo e Teresa Armato, parlamentari uscenti, sono fuori Michele Caiazzo, consigliere regionale, ex sindaco di Pomigliano e Antonio Borriello, consigliere comunale: furono entrambi fedelissimi di Antonio Bassolino. A rischio esclusione proprio Annamaria Carloni, moglie dell'ex governatore della Campania. È di qualche giorno fa la polemica della Carloni con l'area Bindi che avrebbe ‘scaricato' la senatrice uscente. Riconferma invece per Luisa Bossa, arrembante ex sindaco antiracket di Ercolano, anch'ella parlamentare uscente.
Tra le donne, oltre la Valente, boom per Assunta Tartaglione e per la giovane Michela Rostan di Melito. Dentro ci sono Giovanna Palma, avvocato di Giugliano; Massimiliano Manfredi, già presidente del Pd Napoli, area veltroniana; Leonardo Impegno, presidente del Consiglio comunale a Napoli con la Iervolino sindaco. L'affluenza a Napoli e provincia è stata di circa 58mila votanti.

In termini numerici ecco i risultati. Si tenga conto che mancano all'appello dei voti determinanti per il computo definitivo. Ci potrebbero dunque essere alcune sorprese e vittorie per un pugno di preferenze: Tartaglione 6.776 voti; Cuomo 6.719; Valente 6.613; Salvatore Piccolo 6.165; Sollo 6.103; Rostan 5.728; Armato 5.621; Bossa 5.311; Amato 4.600; Impegno 4.503; Palma 4.329, Manfredi 4.055. In proiezione Politiche per questi primi 12 candidati ci sono le maggiori chance di essere eletti. Ci sono poi Massimo Paolucci (4.025) ex assessore a Napoli ed ex subcommissario ai Rifiuti con Bassolino; Giovanni Piccolo (3.984); l'ex assessore comunale Elisabetta Gambardella (3.883 voti) e di seguito appunto Annamaria Carloni 3.599; Alfredo Mazzei leader dell'area Renzi (3.425); Peppe Russo, capogruppo alla Regione Campania (3.222) e infine Milo (3.064); Caiazzo 2.759; D'Angelo 2675; Iervolino 2.642; Borriello (2.165); Fiore (1.957); Liguori (1.040); Gaudino 784; Cacciola (738); Durazzo (713); Speranza (704); Quarto (424) e Lanza con 341 voti.

In Provincia. A Salerno invece vince facile il deputato uscente Fulvio Bonavitacola, uomo del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca che ottiene 8.756 voti. Dopo lui ci sono Angelica Saggese, consigliere comunale di San Gregorio Magno (8.183 voti) il consigliere provinciale salernitano Simone Valiante (7.136) e il deputato uscente Tino Iannuzzi (6.492). Infine Rosanna Lamberti, che è stata assessore comunale a Cava dei Tirreni (5.411) e Sabrina Capozzolo (5.251 voti). Fuori il parlamentare uscente Antonio Cuomo e il senatore uscente Alfonso Andria, ottavo con 4.945 voti.
Ad Avellino sì alla ricandidatura per il senatore uscente Enzo De Luca (5.042) seguito da Valentina Paris (3.163) e Famiglietti 2.932, mentre è fuori Giuseppe Galasso, già il sindaco del capoluogo. A Benevento è netta la vittoria di Umberto Del Basso De Caro, consigliere uscente che fa il botto portando a casa oltre 12mila preferenze: quasi 1 su 2 ha votato per lui. Con lui entra nella lista il sindaco di Dugenta, Ada Renzi, (6.802 voti). Fuori il deputato uscente Mario Pepe.
A Caserta invece situazione più complessa: dentro il consigliere regionale Nicola Caputo, la giovane deputata uscente Pina Picierno e l'ex consigliera Lucia Esposito mentre l'ex deputato Stefano Graziano è lontano. Ma ci sono stati problemi per il quarto posto conteso per un fazzoletto di voti tra Camilla Sgambati e il segretario provinciale Dario Abbate.

Problemi anche per la diffusione dei risultati via web: "Il sito del Pd di Napoli e provincia www.pdnapoli.it – informa una nota del partito – è stato sabotato per la seconda volta, anche in questo caso un attacco ad orologeria, in una giornata importante quale le primarie dei parlamentari del Pd venendo meno alla funzione di informazione e di trasparenza per i cittadini. Non si può parlare di un attacco informatico in quanto "l'aggressore" dispone delle password del servizio ed ha semplicemente cancellato e cambiato la password solo del database di appoggio di pdnapoli.it lasciando inalterati gli altri".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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