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I radicali piantano marijuana alla Camera (VIDEO)

La deputata Rita Bernardini ha piantato simbolicamente alcuni semi di marijuana alla Camera per rilanciare l’uso della cannabis a scopo terapeutico.
A cura di Antonio Palma
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I radicali piantano marijuana alla Camera

I radicali di nuovo in campo per la cannabis terapeutica, questa volta ci hanno pensato direttamente i deputati del partito che questa mattina nella sala stampa di Montecitorio, durante la conferenza per chiedere il riconoscimento del diritto dei pazienti di curarsi con i derivati della cannabis, hanno piantano alcuni semi di marijuana in tre vasetti. L'iniziativa è stata un gesto simbolico per ricordare che in Italia il reato di coltivazione parte già dalla posa dei semi anche se per uso personale. La deputata Rita Bernardini ha ironizzato sul reato appena compiuto affermando "speriamo ci riconoscano la fattispecie per coltivazioni rudimentali e di minima quantità" che prevede pene più basse. I tre vasetti con i semi di marijuana sono stati infatti immediatamente sequestrati dai commessi della Camera che poi, però, dopo le proteste li hanno restituiti alla deputata che li aveva piantati.

Cannabis per uso terapeutico – L'onorevole insieme a Mina Welby , Andrea Trisciuoglio e Claudia Sterzi e alla presenza del leader storico Marco Pannella, ha chiesto al Parlamento di affrontare il problema della legalizzazione ad uso terapeutico dei derivati della cannabis, regolamentando la materia per soddisfare le necessità dei malati. Insieme ad alcuni malati di sclerosi multipla e di altre patologie importanti la deputata Bernardini ha ricordato come molte malattie potrebbero essere curate con la cannabis ma che in Italia ciò è praticamente impossibile costringendo molti a rivolgersi al mercato nero della malavita. Come hanno ricordato i radicali ad oggi, solo alcune Asl, la Provincia di Bolzano e la Regione Toscana consentono ai malati di accedere a farmaci a base di cannabinoidi.

I radicali chiedono lo sblocco delle loro proposte di legge – Sul tema i radicali vogliono rilanciare le loro proposte ferme da tempo in Parlamento, un progetto di legge al Senato che introduce la possibilità per persone affette da alcune gravi patologie di accedere sia alla cannabis in forma naturale, sia ai farmaci derivati da estratti di cannabis, e una proposta di legge alla Camera, a firma della stessa Bernardini, che prevede la depenalizzare  per la coltivazione domestica della marijuana. Questo di oggi dunque è solo la prima di una serie di proteste anche simboliche che i radicali hanno in cantiere per sollecitare gli altri partiti ad un rapido iter parlamentare di questi progetti di legge, come ha detto la deputata Radicale "con questa azione non violenta diamo inizio alla nostra coltivazione di cannabis e terremo informati i mezzi di comunicazione".

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