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“I due marò non possono essere giudicati in India”

È la consapevolezza del nuovo ministro degli Esteri del Governo Renzi Roberta Pinotti, che però ammette: “In passato commessi molti errori di gestione della vicenda”.
A cura di Redazione
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Nel corso della sua partecipazione al programma di SkyTg24 "L'intervista", il ministro degli Esteri del Governo Renzi, la democratica Roberta Pinotti, ha avuto modo di fare il punto anche sulla spinosa questione della detenzione in India dei due fucilieri della Marina Militare Italiana Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha fatto con una consapevolezza chiara, ribadendo qual è l'impegno del Governo e quale sarà la linea seguita nelle prossime settimane: "I nostri due militari non possono essere giudicati in India, questo metterebbe a repentaglio lo status di tutti i militari che partecipano alle missioni all'estero, per questo vogliamo internazionalizzare la vicenda".

Tuttavia non è mancato un riferimento critico alle "precedenti gestioni della questione", con il ministro che si è lasciato scappare qualche commento destinato a far discutere: "Sarebbe sbagliato buttare la croce addosso a chi è venuto prima di me, la situazione è oggettivamente molto complicata, ma adesso è il momento di avere una linea non solo univoca ma anche forte e determinata". Per la Pinotti, è abbastanza acclarato che "di errori in questa vicenda ne sono stati fatti tanti molti" ed è altrettanto chiaro che successivamente bisognerà "andare a guardare a fondo, dalle regole di ingaggio alla strategia internazionale". Tuttavia, precisa, la questione marò è diversa: "Stavano svolgendo un compito che gli era stato affidato dallo Stato italiano, e devono essere giudicati in base al diritto internazionale e al codice giuridico militare".

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