Guerra del latte, intesa con gli allevatori: Lactalis pagherà 3 centesimi in più
Dopo settimane di proteste, sembra volgere al termine la "guerra del latte" in Italia. Con la mediazione del Ministero delle Politiche agricole infatti è stata raggiunta una prima intesa tra allevatori e il gruppo francese Lactalis sul prezzo del latte pagato. L'accordo riguarda per il momento solo i prossimi tre mesi vale a dire da dicembre a febbraio. Il nuovo prezzo stabilito per il latte quindi sale a 37 centesimi al litro, cioè oltre 3 centesimi in più rispetto a quello che la multinazionale avrebbe pagato a dicembre. L'azienda, almeno per il momento, quindi sembra aver smorzato i toni dopo la proposta di un aumento di un solo centesimo e la sospensione degli acquisti dalle stalle italiane a seguito delle proteste degli allevatori. Il nuovo prezzo del latte però comprende un centesimo al litro dovuto ai fondi Ue convogliati dal ministero dell'agricoltura ed è frutto anche dell'accordo di filiera raggiunto tra Mipaaf e organizzazioni agricole, cooperative, industria e Gdo per il sostegno al settore lattiero caseario.
In particolare il ministero si è impegnato a destinare 25 milioni di euro provenienti dall'intervento straordinario europeo per il settore agli allevatori come aiuti diretti per il latte prodotto e commercializzato nei prossimi tre mesi. La Grande distribuzione organizzata (Gdo) invece si è impegnata a realizzare campagne straordinarie di valorizzazione e promozione dei prodotti lattiero caseari italiani. Un altro risultato degli accordi è l'addio ai meccanismi di indicizzazione legati alla Germania e la promozione dell'utilizzo di contratti standard per rendere più trasparenti i rapporti di filiera. "Abbiamo raggiunto un risultato concreto a favore dei nostri allevatori facendo un deciso passo in avanti con impegni utili a far ripartire il settore" ha dichiarato il ministro Martina. Soddisfatta anche Coldiretti secondo la quale, tra effetti diretti ed indiretti sul mercato nazionale del latte, "l'accordo porterà almeno 340 milioni di euro su base annua in più nelle stalle italiane".
