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Grillo prima apre al Pd, poi chiude: “Lo Speranza ultimo a morire”

In un’intervista al Corriere della Sera il leader del M5S pima si dice pronto al dialogo con tutti, anche con il Pd, su diritto di cittadinanza e riforma della Rai. Poi un clamoroso dierofront: “non c’è nessuna inversione di linea da parte del M5S”.
A cura di Antonio Palma
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AGGIORNAMENTO – Dal reddito di cittadinanza all’apertura al centrosinistra sembravano lasciare presagire un’inversione di rotta da parte di Grillo. In serata però è lo stesso leader del M5S a chiudere la questione con una battuta che arriva dal blog: "Rassicuro Speranza su due temi. Il primo è che non c'è nessuna inversione di linea da parte del M5S. Quello che abbiamo detto lo abbiamo sempre fatto, a partire dalla restituzione dei finanziamenti pubblici ai partiti, al contrario dei Pd. Il secondo è che il M5S ha sempre accolto suggerimenti e miglioramenti sulle proprie proposte in Parlamento, che però è stato espropriato dal governo Renzie della sua centralità con una raffica di decreti legge. Quindi confidiamo in un dibattito parlamentare pubblico e aperto sia sulla Rai che sul reddito di cittadinanza. Forse è il Pd che deve cambiare rotta, dritto verso la democrazia".

"Sul reddito di cittadinanza e la riforma della Rai siamo pronti al dialogo con tutti, anche con il Pd", lo ha spiegato il leader del M5S Beppe Grillo nel corso di un'intervista al Corriere della Sera. Nel colloquio Grillo ha sottolineato la necessità dei due punti chiave per il movimento e per questo ha auspicato un dialogo sincero con gli altri gruppi politici in parlamento chiedendo però al contempo "onestà intellettuale" agli interlocutori. "Bisogna capire che la povertà va affrontata come una malattia, non come un reato. Se ci sono proposte, siamo aperti a qualsiasi discussione. Noi il reddito di cittadinanza vogliamo farlo e vogliamo che sia chiaro che il merito è del M5S" ha affermato Grillo, confermano di essere disposto ad un mediazione perché "per noi il principio è che nessuno deve rimanere indietro, sennò vanno su le destre, i fascisti". "Il reddito di cittadinanza è vedere il mondo del lavoro in un altro modo, è un diritto civile. Ed è anche uno dei nostri due punti cruciali in economia insieme al referendum sull’euro. Si tratta di dare una occasione alla gente" ha tenuto a sottolineare ancora Grillo.

Reddito di cittadinanza e coperture

Il reddito di cittadinanza "è destinato a chi perde il lavoro, a chi non lo raggiunge. Sono 780 euro al mese, ma varia a secondo del numero dei componenti familiari. Penso a una coppia con figli, lei casalinga: gli si potrà garantire 1.200-1.300 euro. Nel frattempo chi ne usufruisce segue un percorso con lo Stato. Gli si offrono due-tre lavori, se non li accetta, perde il reddito" ha spiegato il leader del M5S, aggiungendo: "Dobbiamo tenere presente una cosa: in Italia solo il 40% delle persone ha un reddito da lavoro, il 30% sono figli, persone a carico, il 20% vive da reddito indiretto – con le pensioni – e il 10% con i sussidi. Un conto è che puoi licenziare con il Jobs act che si abbatte come una scure con alle spalle il reddito di cittadinanza, un altro conto senza". Per quanto riguarda le coperture finanziarie necessarie a realizzare il progetto, per Grillo non ci sono problemi: "I soldi li troviamo. Spendiamo 45 miliardi per gli armamenti, 20 per la formazione professionale. Poi c’è il gioco d’azzardo e le persone che hanno 2-3 milioni di euro di reddito. Se gli prendi lo 0,5-l’1% a questo scopo non credo siano contrari. E discuteremo anche con la Cei…".

La campagna elettorale del M5S

Per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, Grillo dà il via ad un nuovo corso con una campagna elettorale con più tv e meno presenze sui pachi. "Le piazze non funzionano più. Resteremo sotto il palco, staremo a contatto con la gente. Io già faccio gli autogrill, mi sento un attivista come lo ero nel 2005-2006" ha spiegato infatti il comico genovese, aggiungendo: "Ho dei sostituti meravigliosi. Il Movimento non è una cosa che possiamo gestire solo io e Casaleggio, siamo cresciuti, abbiamo altri numeri". Per quanto riguarda la presenza in tv "sono sempre contrario ai talk show, ma ognuno è libero di scegliere il da farsi. Alla tv credo meno perché siamo un Movimento nato in Rete però capisco che ci sia una fetta di elettorato che si informa con i canali tradizionali. Può essere che forse abbia sbagliato io".

Pd e Vendola: "Sì a confronto col M5S"

Dopo le aperture di Grillo non si sono sfatte attendere le risposte degli altri leader politici. "Se l’intervista di oggi è una vera inversione di linea e le parole del leader cinque stelle non sono mera propaganda, credo che il Pd debba essere pronto a confrontarsi nel merito delle questioni. Senza pregiudizi" ha affermato infatti il capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Roberto Speranza. ancora più aperta la posizione del leader di Sel, Nichi Vendola, che ha commentato: "Rai dei cittadini e non dei partiti. Reddito minimo contro povertà. In parlamento maggioranza possibile. Facciamolo. Ora".

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