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Giornata mondiale contro la vivisezione e Green Hill, la protesta degli animalisti di Napoli (VIDEO)

Le persone accorse a Piazza del Plebiscito chiedono la chiusura del “canile degli orrori” di Montichiari e l’abolizione della vivisezione.
A cura di Daniela Caruso
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Green Hill

A Napoli scendono in piazza gli animalisti per esprimere il proprio dissenso contro la vivisezione e contro Green Hill, l'allevamento di cani di razza beagle venduti solamente a scopo di vivisezione. I cani dell'allevamento sono destinati alla tortura e, quindi, alla morte. I beagle in questione, infatti, crescono rinchiusi in ambienti stretti e privi di luce, mangiando e dormendo nei loro stessi escrementi. A Montichiari, località in cui si trova "il canile degli orrori", il 28 aprile ha avuto luogo una grande manifestazione nella quale i partecipanti hanno chiesto la chiusura dell'allevamento-lager. Alcuni manifestanti sono riusciti ad entrare nel canile e a liberare decine di beagle detenuti nonché cagnoline gravide. La liberazione è stata accompagnata da uno scroscio di applausi, ma anche dall'arresto di 12 attivisti coinvolti nella vicenda.

Vivisezionare gli animali è un reato: a ribadirlo i Comunisti contro la vivisezione, i quali sostengono che fermare la vivisezione non è un reato ma un atto di civiltà contro le barbarie perpetrate sugli animali, che potrebbero essere sostituite con metodi alternativi. I Comunisti contro la vivisezione chiedono la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti di animali da laboratorio e l'abolizione della vivisezione.

Il 9 maggio degli emendamenti sulla vivisezione: sono molteplici le aziende che testano i propri prodotti sugli animali; tra queste anche molti marchi noti che operano nel campo alimentare, della cosmesi e nel settore farmaceutico. Il 1 febbraio 2012 è stato approvato alla Camera l'articolo 16 del testo di legge che recepisce la Direttiva UE 63/2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Il termine per la presentazione degli emendamenti della legge comunitaria per il 2011 è stato fissato per le 17 del 9 maggio 2012. A stabilirlo la presidente della XIV commissione del Senato, Rossana Boldi.

I metodi alternativi alla vivisezione: per i test di tossicità sono stati sviluppati, negli ultimi vent'anni, delle metodologie sostitutive che potrebbero evitare sofferenza e morte agli animali vittime degli esperimenti condotti in laboratorio:

  • Colture di cellule e tessuti umani, che riguardano, ad esempio le cellule cancerogene o di sangue che permettono agli studiosi di studiare l'azione dei virus nel corpo umano o la placenta che può provare se determinati farmaci possano essere dannosi per il feto;
  • Microorganismi che possono aiutarci a capire come sostanze chimiche o radiazioni possano danneggiare un organismo umano;
  • Modelli matematici computerizzati: uno tra questi è il DEREK, il cui database contiene migliaia di informazioni relative alle reazioni allergiche;
  • Tecniche non invasive per immagini, che servono per studiare il cervello, attraverso metodologie non invasive, tra le quali c'è la PET (Tomografia a Emissione di Positroni);
  • Sistemi artificiali, ossia modelli in vitro che simunano parti del corpo umano, come la pelle, gli occhi e così via.
Bruno Daniele, organizzatore del presidio

Bruno Daniele, organizzatore dell'evento ci spiega i motivi che soggiacciono al presidio che si è tenuto dinanzi la Prefettura di Napoli: "Se noi oggi siamo qui è perché c'è stato l'innesco dato dai dodici volontari che hanno dato l'assalto a Green Hill l'altra settimana, peraltro incarcerati e poi liberati tutti. Innanzitutto, è un atto di gratitudine profonda verso questi volontari valorosi". In piazza, inoltre, sono state raccolte ulteriori firme che saranno aggiunte alla petizione redatta per la chiusura dell'allevamento. Green Hill è stata acquisita dalla Marshall Farm Inc, un'azienda americana considerata il più grande laboratorio per la vivisezione dei cani. I beagle della Marshall sono spediti in tutto il mondo e l'azienda, anche grazie all'acquisizione del canile di Montichiari, punta ad espandersi ulteriormente per arrivare a gestire 5 mila cani nell'allevamento italiano. Diversi i trattamenti chirurgici che le due aziende offrono ai propri clienti: tra questi, sono annoverati quelli relativi al taglio delle corde vocali o all'asportazione di ghiandole specifiche.

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