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Germanwings, genitori del pilota Lubitz: “Abbiamo perso una bella persona”. È polemica

I genitori del pilota che causò lo schianto, ringraziando chi è stato loro vicino nel lutto, hanno ricordato Lubitz come una persona bella e preziosa suscitando le ire dei familiari delle vittime.
A cura di Antonio Palma
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È polemica in Germania dopo la pubblicazione su un giornale locale di una nota di ringraziamento dei genitori di Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings che lo scorso anno fece schiantare deliberatamente il suo volo sulle Alpi francesi uccidendo tutte le 150 persone a bordo. Il testo, ripreso poi dal tabloid tedesco Bild, voleva essere un ringraziamento a chi è stato vicino alla famiglia dell'uomo in un momento di lutto e di massima attenzione mediatica, ma ha finito per scatenare dure proteste da parte dei familiari delle vittime del volo soprattutto a causa delle dichiarazioni sul pilota del volo 9525 Germanwings Barcellona-Dusseldorf.

"Vorremmo ringraziare tutti, chi ci ha sostenuto e aiutato in un anno pieno di orrore e paura, in cui abbiamo dovuto fare i conti con incredulità, irrequietezza, mutismo, disperazione e lutto", hanno scritto infatti genitori e il fratello di Lubitz, concludendo però in questo modo: "Abbiamo perso una persona bella e preziosa". Una frase che ha provocato l'immediata reazione di molti dei familiari delle vittime che si sono scagliati contro la famiglia di Lubitz. "Possiamo vedere i nostri bambini solo sulle loro tombe. Tuttavia, nella nota di ringraziamento dalla famiglia Lubitz, Andreas è descritto come una persona di valore. La nostra rabbia non può essere espressa a parole in questo momento", hanno dichiarato alcune famiglie attraverso il loro legale, l'avvocato Elmar Giemulla. "Posso capire il dolore della famiglia che ha perso un figlio. Ma con questo ringraziamento pubblico, nel quale non è stata neppure spesa una parola in ricordo delle 149 vittime, che questa persona ha ucciso, mi mancano le parole su questa ignoranza e completa mancanza di pietà", ha commentato un altro parente .

Intanto secondo quanto emerso dal rapporto conclusivo degli investigatori francesi sul disastro dell'Airbus A320 Barcellona-Dusseldorf, pubblicato alcuni giorni fa, i medici avevano prescritto ad Andreas Lubitz un ricovero in una clinica psichiatrica due settimane prima del tragico schianto del 24 marzo 2015, ma nessuno era stato informato. Secondo gli inquirenti, Lubitz non informò la compagnia aerea delle sue condizioni, quindi, "nessuna azione poteva essere presa dalle autorità o dal suo datore di lavoro per impedirgli di volare".

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