Germania: ex poliziotto “cannibale” condannato a 8 anni e mezzo
La procura aveva chiesto dieci anni di carcere e alla fine un tribunale lo ha condannato a una pena di otto anni e mezzo per aver ucciso e fatto a pezzi un uomo. Il condannato è Detlef Guenze, ex poliziotto tedesco protagonista di un brutale omicidio consumato nel novembre del 2013 a Hartmannsdorf-Reichenau, paesino a 35 chilometri da Dresda, nell’est della Germania. Sull’ex poliziotto, accusato di aver sotterrato i resti della vittima nel suo giardino, gravano anche sospetti di cannibalismo. “È stato riconosciuto colpevole di omicidio e profanazione di cadavere”, ha annunciato il presidente della Corte Birgit Wiegand. Il brutale delitto aveva attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo e, in base a quanto emerso, vittima e carnefice si erano conosciuti tramite un sito dedito al cannibalismo. Sembra che fosse stata la vittima a chiedere all'assassino di ucciderlo.
Nel corso del processo il difensore di Gunzel ha sostenuto che la vittima da tempo aveva espresso il suo desiderio di morire e si era donato spontaneamente all’ex poliziotto. La vittima – si tratta di Wojciech Stempniewicz, un consulente di 59 anni di origine polacca – sarebbe stato imbavagliato, legato e appeso in cantina per poi essere ucciso con un coltello e una sega elettrica. Gli inquirenti non hanno potuto stabilire con certezza se l'ex agente abbia a sua volta agito come cannibale sul corpo, dato l'avanzato stato di decomposizione dei resti rinvenuti.