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Genova, blitz contro la ‘ndrangheta: sequestrate armi e munizioni

L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
A cura di Davide Falcioni
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La Direzione Distrettuale Antimafia ha disposto arresti e perquisizioni in provincia di Genova nei confronti di una serie di persone risiedenti da anni in Liguria e ritenuti appartenenti alla ‘ndrangheta. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di rifiuti e droga, usura, riciclaggio e intestazione fittizia di beni. Nel corso dell'inchiesta gli uomini della Squadra mobile di Genova hanno sequestrato armi e munizioni. Durante l'operazione sono anche stati posti sotto sequestro diversi beni mobili, immobili, depositi bancari e società per un valore complessivo di quasi due milioni, nella disponibilità di presunti affiliati alla ‘ndrina Roda-Casile di Condofuri (Reggio Calabria).

Tra gli altri immobili, sono stati sequestrati il sito di stoccaggio dei rifiuti di Lavagna – in provincia di Genova – gestito dalla famiglia Nucera, e bar e chioschi gestiti da soggetti vicini agli arrestati, per irregolarità amministrative. Secondo gli investigatori, i componenti della famiglia Nucera sarebbero a capo della struttura della ‘ndrangheta che opera nel Levante ligure. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno accertato una serie di gravi violazioni della normativa ambientale: falsificando i documenti, i membri dell'organizzazione avrebbero sversato in discarica grossi quantitativi di rifiuti pericolosi.

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