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Gela, mamma 35enne investita con la figlia di 6 anni in braccio: morte entrambe

Erano uscite da una pizzeria con i parenti, per attraversare la strada la 35enne aveva preso in braccio la figlioletta di sei anni che si era addormentata. Il conducente si è dato la fuga consegnandosi ai carabinieri diverse ore dopo.
A cura di Antonio Palma
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Era appena uscita da una pizzeria con la famiglia e aveva preso in braccio la figlioletta di sei anni per attraversare la strada quando un'auto è sbucata all'improvviso e le ha investite in pieno lasciandole esanime sull'asfalto prima di darsi alla fuga. È la terribile e straziante scena avvenuta  nella tarda serata di lunedì a Gela, in Sicilia, e costata la vita a una 35enne del posto, Nuccia Vullo, e alla figlioletta. Per la parrucchiera e madre della bambina il decesso poco dopo il trasporto al pronto soccorso, la piccola di sei anni invece si è spenta martedì in ospedale.

Dopo i soccorsi e il trasporto all'ospedale locale, la piccola è stata trasferita in elicottero in una struttura ospedaliera più grande e attrezzata a Palermo dove è stata ricoverata con prognosi riservata a causa di un grave trauma cranico, ma purtroppo ogni tentativo dei medici è stato vano. Durante il viaggio in elicottero la piccola Ludovica aveva avuto anche un blocco cardiaco che era però riuscita a superare con l'assistenza del personale medico, purtroppo le sue condizioni son di nuovo peggiorate oggi portando al suo decesso.

Il drammatico incidente poco prima di mezzanotte in via Venezia, alla periferia est della città siciliana quando la 35enne stava attraversando la strada con in braccio la bambina che si era addormentata. Ad assistere alla scena, impotenti, i familiari della donna tra cui il marito, distrutto dal dolore. Dopo l’incidente, l’investitore ha proseguito la sua corsa rendendosi  in un primo momento irreperibile.

L'uomo si è consegnato spontaneamente ai carabinieri solo nella mattinata di martedì facendo ritrovare anche l'auto che aveva nascosto nell'ex mattatoio comunale. Si tratta di un 23enne del posto che ha spiegato di essere fuggito per paura di essere linciato dai parenti delle vittime. Per lui sono scattati immediatamente gli arresti domiciliari con le pesanti accuse di  omicidio stradale con fuga del conducente e lesioni personali gravi.

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