Furti in casa, il Governo raddoppia le pene
Giro di vite del governo contro i topi di appartamento. Giovedì sera, infatti, il Consiglio dei ministri che ha varato la riforma della scuola ha dato il via libera anche un nuovo riordino legislativo in materia di furti in casa che prevede come pilastro fondamentale il raddoppio delle pene per i ladri d'appartamento. Ad annunciare la nuova mossa del Governo è stato lo stesso Ministro dell'Interno, Angelino Alfano. "Le pene per i furti in appartamento raddoppiano. Deciso in Consiglio dei Ministri" ha scritto infatti il leader del nuovo Centrodestra sul suo account twitter, annunciando: "Ora la legge sulle città sicure". Nel dettaglio, nel corso della riunione dell'Esecutivo si è dato il via libera a un emendamento del governo al testo di riforma del processo all'esame della Camera dei deputati. Il testo mira ad inasprire le sanzioni per i reati che creano allarme come appunto i furti in abitazione, furti con strappo e rapine.
"Reati che generano allarme sociale"
"I dati segnalano che reati come i furti in casa sono in forte progressione. Si tratta di reati che non incidono solo sul patrimonio, ma sull’intimità e la serenità delle persone e delle famiglie. Sono reati che generano allarme sociale" ha confermato anche il vice ministro alla Giustizia, Enrico Costa, ratificando quanto deciso dal Cdm. "I dati segnalano un forte aumento dei furti in casa, raddoppiati in 10 anni secondo il Censis. Un trend in controtendenza rispetto al generale calo dei reati" ha sottolineato il rappresentante del governo, concludendo: "È necessario un giro di vite perché le norme attuali consentono un meccanismo di abbattimento delle pene che di fatto le rende non effettive: bisogna renderle effettive". Nel dettaglio l'emendamento prevede per il furto in casa e con strappo che la pena passi da 1-6 a 3-6 anni e in caso di aggravanti aumenta da 3 a 4 anni nel minimo restando a 10 nel massimo. Per la rapina si passa invece da 3-10 a 4-10 anni e si sale a 5-20 anni in casi di aggravanti come ad esempio l'uso di armi.
